IL “FASCISMO ETERNO” NON PUO’, NON DEVE MORIRE … SOPRATTUTTO PER GLI ANTIFASCISTI

Se il fascismo non ci fosse stato di sicuro lo avrebbero dovuto inventare e a pensarla così, di sicuro, in primis, sono proprio i cosiddetti antifascisti.

Ma è possibile che basti che più di due persone scendano in strada incazzatissime per i soliti motivi politicamente scorretti, affinché tutto si riduca alla solita tirata sul “pericolo neofascista” e sulla sacra necessità di una società “aperta e tollerante”? Sono esattamente cento anni dalla costituzione dei Fasci di combattimento, ma parrebbe che tutto l’antifascismo, col suo imponente apparato istituzionale e normativo, il suo grande rilievo dogmatico nell’ideologia di stato del Pensiero Unico politicamente corretto, l’indotto economico di associazioni ed eventi finanziati con cospicui fondi pubblici (ANPI in primis), dovrebbe ringraziare il “fascismo” o la leggenda delle ricorrenti apparizioni del suo fantasma. Giacché, senza “fascismo” l’antifascismo come potrebbe esistere?

I fatti di Torre Maura sono significativi : tra il cinque e il sei aprile, dopo la sollevazione popolare per l’insediamento rom calato dall’alto e la revoca del provvedimento, si sono precipitate con i soliti presìdi e manifestazioni tutte le sigle “antifa” dal Pd alla CGIL passando per l’ ANPI (ma ci sono ancora ex partigiani in vita?) fino al M5S che a Roma avverte particolarmente il fiato delle destre sul collo. Eleggendo a eroe Simone e il suo eroico “A me non sta bene che no”. Ecco, forse lo slogan dice molto: a lor signori non sta bene che “c’è chi dice no” per dirla con Vasco Rossi che non mi sembra, neanche lontanamente, nostalgico del Duce.

Ora, che Casa Pound e Forza Nuova abbiano assistito al nascere delle proteste del tutto passivamente, limitandosi a tempestive manifestazioni di solidarietà, è oggettivamente dubitabile. Ma non credo che le popolazioni delle nostrane banlieues, nella loro fondamentale cupa rassegnazione mediamente diffusa, contengano quadrate legioni pronte a marciare agli ordini dei loro capi.

D’altronde, queste organizzazioni politiche non sono emanazioni del Rotary o del Lions, e nemmeno le vedo collegate alla Open Society del“filantropo” Soros. Sta di fatto però che da anni (Forza Nuova più tradizionalisticamente, Casa Pound più socialmente e solidaristicamente e alquanto più ramificata e strutturata) stanno sul terreno di zone che le varie anime belle probabilmente non hanno mai onorato della loro presenza. Cosa che queste ultime stanno facendo peraltro negli ultimissimi giorni, ma al massimo fino a quando i riflettori si spegneranno. E ci vanno, recitando un copione ben preciso e assecondato dalla stragrande maggioranza dei media: andare in soccorso della “società civile, fatta di persone per bene tolleranti e antifasciste che non vogliono alzare muri”.  Certo, la sollevazione di Torre Maura è stata virulenta e incendiaria stile Gilets gialli, certo, il calpestio del pane è stato vagamente blasfemo; insomma parliamo di qualcosa di molto inelegante, e incazzato (il termine più calzante).

Ma porca miseria, perché un insediamento del genere non lo hanno certo decretato nel Rione Monti (zona Piazza di Spagna o Fontana di Trevi, per intenderci),o ai Parioli o dalle parti dell’Olgiata? Perché questo sarebbe fantapolitica ?

Perché si pretende solo ubbidienza e sopportazione da parte di chi vede negarsi un alloggio di casa popolare, a favore dei “nuovi venuti”?

Perché persino la Chiesa si è ritirata da tante periferie, o quanto meno prende le distanze dall’esasperazione in ossequio all’ “accoglienza”, ormai primario pilastro dottrinario?

Perché lo stato, da quelle parti, mostra solo la faccia dell’ufficiale giudiziario, del tutore dell’ordine multante e redattore di contravvenzioni, o di verbali di polizia giudiziaria? E perché non cerca di capire, magari con campagne di inchieste con uffici mobili, le ragioni del disagio, della marginalizzazione di interi nuclei familiari, caseggiati, quartieri grandi e popolosi quanto Isernia o Frascati?

Perché i politici “di sistema”in genere e non solo “di sinistra”, lo ripetiamo, non si degnano neanche di andare in certi posti a far la cosa più utile, cioè chiedere voti? Per un residuo di dignità? Per paura? Perché temono per la loro incolumità? O semplicemente, perché il loro frasario politicamente corretto è inadeguato alle circostanze e all’ambiente?

Perché il reddito di cittadinanza è praticamente inaccessibile agli italiani, dato che i livelli bassissimi richiesti di ISEE “ a cumulo” oltre i quali non ci sarebbe povertà, non tengono conto di poteri di acquisto taroccati dalle statistiche ufficiali da quando esiste l’euro, che ha dimezzato se non ridotto addirittura a  un terzo il valore della moneta? Una dinamica ottima per chi, forse, in altre parti del mondo, possiede immobili o addirittura aziende?

A tutte queste domande, di fatto, il Sistema non ha risposte, o meglio non può, non deve fornirne: tanto, è solo roba “da fascisti”.

A.Martino    

2 Responses to IL “FASCISMO ETERNO” NON PUO’, NON DEVE MORIRE … SOPRATTUTTO PER GLI ANTIFASCISTI

  1. Giuseppe ha detto:

    Complimenti, Antonio, un ottimo articolo che condivido pienamente

    • LORENZO VALLOREJA ha detto:

      Grazie Giuseppe, anche se non sono io ad aver scritto l’articolo, mi sento in dovere, quale Direttore Responsabile di questa testata, di ringraziare ogni singolo lettore che, come te, quotidianamente ci dedica un pò del suo tempo e della sua attenzione. E’ per noi indubbiamente uno stimolo ad andare avanti.

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