STRAORDINARIO ATTO DI PROVOCAZIONE ANTI ITALIANA DI EMMANUEL MACRON.

Il governo giallo-verde un giorno (potrebbe essere molto presto) cadrà e i suoi componenti potrebbero trovarsi “disoccupati”. Niente di strano : sono finiti nel nulla i grandi imperi e le grandi monarchie, figurati un governo italiano : è una cosa più che normale.

Immaginiamo a  questo punto, con fortissima dose di immaginazione fantapolitica, che l’ ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Giancarlo Giorgetti riceva dopo poco tempo, una nomina non proprio a ministro della Federazione Russa, ma comunque nella compagine governativa moscovita : che so, “Coordinatore del dialogo verso l’ Unione Europea”. 

Credo che l’ incauto, per non definirlo peggio, sarebbe annientato da un fuoco di fila incrociato di editoriali sul Corriere e La Repubblica, “prese di distanza” del suo partito, “fascicoli” aperti in uffici giudiziari, interrogazioni parlamentari, e non so cos’altro. E sapete che vi dico? Che avrebbero tutti ragione da vendere : il più diretto sottoposto istituzionale al capo del governo della Repubblica Italiana non può e non deve servire in un altro governo, anche se diventasse in quattro e quattr’ otto cittadino russo ; chi se ne importerebbe, nonostante tutta la nostra più convinta amicizia verso la Russia e il suo governo, non si può attingere prima ai segreti di stato italiani e poi a andare a lavorare per un altro stato. Punto e basta. Anche verso un fratello o un genitore, non è affatto detto che, in età adulta, dobbiamo essere una casa di vetro e rendicontare qualunque nostro fatto e fattaccio.

E non è questione di “pensare male” di paranoie strumentali sovraniste o “fasciste” come stupidamente ci si è affrettati a bollarle. E’ politicamente inopportuno e insultante. Punto e basta.

Ebbene, lo scenario fantapolitico si è realizzato e come, ma con protagonista l’ ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Sandro Gozi, durante i governi Renzi e Gentiloni. E con sfondo non la Moscova ma la Senna. Come infatti riporta la Gazzetta Ufficiale della Repubblica Francese del 30 luglio 2019 n. 175 , il Nostro è nominato “al gabinetto del Primo Ministro. Polo Europa. Incaricato di missione agli affari europei”. Incarico per nulla marginale, dato che in Italia corrisponderebbe grosso modo a quello di ministro per le politiche comunitarie.  Il Gozi peraltro già Ufficiale della Legion d’ Onore dovrà “monitorare la creazione delle nuove istituzioni europee e le relazioni con il parlamento europeo”: dal punto di vista politico, peggio ancora considerata la strategia macroniana di accerchiamento dell’ italia, rabbia per la sua attuale leaderhip, e asse franco-tedesco sancito ad Aquisgrana questo inverno. Da parte del governo francese, infatti, traspare una fortissima volontà di provocare e umiliare l’ Italia mettendola dinanzi a un incredibile fatto compiuto che di sicuro verrà fatto passare per una normale “sinergia europeistica, anzi un segno di amicizia della Francia”: e non dubitiamo delle potenti sponde che queste ridicole versioni avranno . Intanto, bravi Giorgia Meloni, Luigi di Maio e qualcun altro che considera di privare il Gozi della cittadinanza italiana . E bravo Francesco Minutillo, coordinatore romagnolo di FdI, che ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica forlivese.

Noi ci limitiamo modestamente a obiettare : possibile che questo signore abbia tali difficoltà economiche da andare a lavorare all’ estero, in effetti per un lautissimo stipendio finora oscuro, in un modo così confliggente con il suo precedente lavoro?

Possibile che il regime euro-macroniano dalla straordinaria impopolarità domestica, trovi una sua ragion d’ essere nel provocare l’ Italia, e umiliarla solo per i suoi appoggi nella quinta Colonna dell’ estabilishement, delle elites apolidi della politica e finanza, del giornalismo pennivendolo, e della Sinistra per cui “Europa” significa dissoluzione mondialista? Possibile che siano sempre i soliti Salvini e Di Maio a far la parte dei ragazzacci scostumati, che rifiutano di piegare la fronte dinanzi a questa specie di incrocio fra Napoleone e Soros?

La prossima, quale sarà? Emmanuel Macron nuovamente intervistato da un adorante Fabio Fazio o chi per lui, quando si dovrà formare un nuovo governo? O piuttosto, la conferma del generoso “regalino” di Gentiloni in materia di acque territoriali, di cui i cosiddetti cugini d’ Oltralpe non sono riusciti ad avere la ratifica grazie alle lungaggini, stavolta provvidenziali, del vecchio parlamento?

A.MARTINO


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