UNA BUONA NOTIZIA DALL’ EUROPA : GRANDE RISULTATO ELETTORALE DEI SOVRANISTI TEDESCHI.

Siamo sovranisti ed “euroscettici”, ma per nulla insensibili e distratti verso le cose della “casa comune europea”.

Quindi, lo straordinario risultato ottenuto dai patrioti germanici di Alternative fuer Deutschland nelle elezioni locali nel Land di Sassonia e in quello di Brandeburgo, ci sono di conforto e di sprone in questo momento politicamente difficile e amareggiante.

In Sassonia AfD ha quasi triplicato i propri voti dal 9,8 al 27,5 % ; in Brandeburgo dove raccoglieva il già lusinghiero 12,2 % , passa ora al 23,5 .

Come reagiscono quelli che la stampa tedesca chiama “ Die etablierten Parteien” cioè i partiti dello establishement, o con traduzione più libera e caustica “le forze di regime” vale a dire i socialdemocratici e il partito CDU di Frau Merkel e della beneamata Ursula ?

Beh, è presto detto : senza la minima autocritica , con supponenza, e con la immancabile sindrome da “poteva andare ancora peggio, tiriamo a campare” ricordandoci i poveri antichi pompeiani immediatamente dopo le prime scosse di terremoto . Sì, perché in effetti purtroppo, in Sassonia CDU continua a realizzare il 32,1 % dei voti, e la cosiddetta sinistra di SPD in Brandeburgo prende il 26,2 : si lusingano quindi, di continuare a essere , in un Land e nell’altro, il primo partito, che nella maggioranza dell’elettorato hanno vinto “tolleranza e rispetto” quindi apostrofando milioni di loro concittadini di intolleranza e disprezzo. E pontificano, come la erede della Merkel alla guida della CDU,Kramp-Karrenbauer,  di “delimitazione” di AfD.

La verità è che le cosiddette e presunte elites minimizzano, ma due dati tecnicamente demografici le fanno sudare freddo . Il grosso dei voti “alternativi” provengono dai giovani, e l’affluenza alle urne è stata al di sopra della media tedesca degli ultimi anni. E’ quindi agevole dedurre che il progressivo inevitabile commiato da questo mondo delle generazioni più anziane, ancora notevolmente garantite ed assistite come anche più sensibili a tutta la retorica politicamente corretta sui “rischi del nazionalismo, che tanti mali ha già portato” non le avvantaggia assolutamente.

Auguriamo quindi ai patrioti tedeschi che il loro estabilishement continui imperterrito nelle sue politiche di islamizzazione, degermanizzazione culturale e linguistica, sostituzione etnica, e mondialismo finanziario ed economico che prima o poi anche dalle parti della virtuosissima Berlino imporrà una bella riforma pensionistica; verso il cinquanta per cento dei loro voti, il Sistema, forse, inizierà a dirsi preoccupato e a occuparsi dei veri interessi del popolo tedesco, non solo di cucinare il Pensiero Unico in salsa di crauti.

“Oggi sono uscite cose interessanti dal voto in Germania. La Merkel perde a casa sua e prova a imporre il suo governo in Italia. Non è il governo Conte, il governo Merkel” sottolinea Matteo Salvini sui social.   

A.MARTINO

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