CHE SQUALLORE. ANGELA MERKEL CON LA SPALLA DI EMMANUEL MACRON FA LA POLIZIOTTA BUONA, E NOI SPERIAMO CHE CONVINCA I RICCHI CATTIVI AD ESSERE BUONI.

Ad Angela Merkel riesce decisamente bene il gioco del poliziotto buono; ai vari premier di Olanda, Austria ecc. allo stesso modo riesce quello del poliziotto cattivo, o forse piuttosto quello del riccastro inflessibile che vuole la rovina del disgraziato accattone.

Riguardo poi Macron, non lo so: forse fa da spalla, o forse non lo sa nemmeno lui; nel frattempo perde la maggioranza assoluta al parlamento di Parigi per una strana scissione “verde” in En Marche.

L’ idea della coppia politica formata dalla vecchia leader tedesca e dal giovane presidente francese (è un singolare destino di Macron, a quanto pare tanto nel privato che in politica) era in estrema sintesi, un ok ai megafinanziamenti da emergenza pandemica “a fondo perduto” cui sono particolarmente interessati Italia e Spagna ma anche, non poco, la Francia  (o se si preferisce, a fondi gratis et amore dei). Anche se quei 500 miliardi non sembrano poi granché nemmeno al premier Conte, che li considererebbe solo “ un passo coraggioso”.

Questo, lunedì: dopo circa quarantotto ore, arriva l’ altolà sia di Kurz (cancelliere austriaco) che di Rutte (premier olandese); niente aiuti puri e semplici ma finanziamenti da restituire (mutui, prestiti, fate voi) condizionati ( e dajje, si dice dalle parti di Roma) alle solite “riforme”.

Se il peso economico e politico del fronte dei “duri del Nord” (vale a dire Svezia, Olanda, Austria, Danimarca di cui peraltro due nemmeno hanno rinunciato alla sovranità monetaria) induce tutto sommato a credere nel giochino cinematografico anzidetto, è vero però che in tale materia si procede all’ unanimità. Hai un bel dire che siamo, col buon Alcide De Gasperi ex parlamentare austroungarico, tra i mitologici “padri fondatori” dell’ Europa”, che “l’ Italia ha bisogno dell’ Europa, e l’ Europa ne ha dell’ Italia”, e blablabla.

E anche se l’ Austria di oggi, non quella della gloria imperiale asburgica di anni luce fa, vive di legname o biglietti per il concerto di Capodanno, e la Svezia di mobilio economico per masse senza gusto e fantasia, bisogna farsene una ragione: se uno l’ elemosina non te la vuole fare, non puoi costringerlo, va bene sarà uno str..zo, sarà senza cuore, non avrà capito nulla della vita, forse è così perché il papà e la mamma da piccolo lo maltrattavano, ma non ce lo puoi costringere; bisogna, ripeto, farsene una ragione, rassegnarsi.

Certo, anche un deficiente capisce la differenza tra il farsi riempire di soldi e basta, e averli in prestito: ma questi cattivoni in fondo, fanno il mestiere per cui i loro concittadini li hanno votati. E i nostri governanti tanto politicamente corretti, tanto evoluti e piacioni, nonostante le loro pochettes di candida seta da un grammo e i loro capelli sempre miracolosamente in tinta nonostante la serrata dei barbieri per i loro decreti da dittatura tecnosanitaria, credono di fare il loro mestiere col cappello in mano correndo dietro ai ricchi sperando di commuoverli; purtroppo, questa è in questo momento l’ Unione europea.

E se i prestiti arriveranno, teniamoci pronti alla madre di tutte le tasse: la patrimoniale. Non avete sentito Conte, nell’ ultima conferenza stampa, tessere le lodi del nostro risparmio privato?

A.Martino

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