TORNA IN FUNZIONE IL BANCOMAT-PENSIONI, PER OBBEDIRE ALL’EUROPA.

La Dea Europa inizia a reclamare i suoi tributi : ma non avevano detto che “non vi era condizionalità” nell’ attingere al Recovery Fund, che, lo ripetiamo, è soldi nostri versati alla UE che lor signori autorizzano a riprenderci?

Ebbene, la prima vittima eccellente è Quota 100, con le nostre pensioni. Elsa Fornero, la piangente incaricata del lavoro sporco da Mario Monti, quella che decretò grazie a un parlamento passacarta e a una opinione pubblica solo borbottante, che si andasse in pensione, all’ incirca, per entrare direttamente in ospizio, ha vinto. Come d’ altronde hanno vinto le ONG e la Caritas con l’ avvio dello smantellamento  della normativa anti-immigrazione clandestina,  a partire dall’ eliminazione delle maxi multe ai taxi del mare.

L’ ex avvocato del popolo, nel suo consueto ruolo di picconatore di quanto fatto precedentemente con diverso alleato, lo ha ampiamente confermato: Quota 100 scade nel 2021, rimane fino ad allora come ammortizzatore sociale e non sarà rinnovata se non per lavoratori precoci e usuranti.

 Chi non ha maturato i requisiti previsti dalla riforma cara alla Lega, 38 anni di contributi e 62 di età, dovrà quindi attendere il 2027. Un nato il primo gennaio del 1960 non potrà far altro che lavorare cinque anni in più rispetto al collega nato il 31 dicembre del 1959.

Difficile prevedere quanti rimarranno nella sacca di Quota 100, come una disperata retroguardia in un capovolgimento di fronte. Quanti lavoratori impegnati in attività usuranti o precoci saranno dispensati?

Sabato il premier Conte ha detto che Quota 100 andrà comunque a scadenza (com’è umano Lei, direbbe Fantozzi rag. Ugo) e saranno appunto salvaguardati solo usuranti e precoci. Domenica è arrivato inoltre il verdetto del governatore di Bankitalia che ha detto che si deve «estendere la vita lavorativa».

Diciamola chiaramente: sperano che possibilmente si crepi prima di percepire la pensione. E fanno cassa sui trattamenti meritati dopo una vita di lavoro, quando un lavoratore, se vede una foto sua appena assunto non si percepisce molto diverso da quando era liceale di belle speranze. Fanno cassa sulla pelle dei lavoratori perché quello impongono da Bruxelles-Strasburgo, e oltretutto precludono sempre di più ai giovani l’ accesso al mondo del lavoro; ma tanto, i loro figli sono già all’ estero o già egregiamente “sistemati”.

Far cassa invece con le multone alle ONG, no?

Diminuire drasticamente il personale di Camera e Senato (con prepensionamenti, ovviamente) che dovrebbe assistere centinaia di parlamentari in meno, no?

Rettificare lo stipendio delle “risorse della Repubblica” come il presidente dell’ INPS, no?  

Piantarla con le missioni militari all’estero in qualità di ascari della NATO, no?

E massacrate (per l’ ennesima volta) le pensioni, arriverà la stangata patrimoniale, la super tassa sulle successioni; giacché è grande (“anomalo”) il nostro risparmio privato. E grande la trappola del Recovery Fund, maggiore quella del MES ancora in agguato. E grandissimo il rischio che moriremo europei prima dei nostri figli, se qualcuno, un tempo “sovranista”, smania di entrare nelle grazie degli eurocrati e dei poteri forti, pur di essere impalmato Premier o Ministro della Repubblica.

Per quanto riguarda noi de L’Ortis, a costo che ci si ricordi la retorica del “solo gli stupidi non cambiano opinione”, le idee le abbiamo molto chiare, e sono quelle di sempre.

A. Martino

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