VITTORIO SGARBI SUL PRESEPE IN STILE STAR WARS DI PIAZZA SAN PIETRO

Il presepe allestito in Piazza san Pietro è altamente “divisivo”: sa leggermente di metafora di quello che ormai sembra rappresentare l’ era bergogliana; entusiasmi modernisti da una parte, sconcerto se non scandalo da parte “tradizionalista” (o modernista moderata, direbbero i veri tradizionalisti sedevacantisti, lefebvriani ecc.). La verità, spesso, potrebbe anche essere nel mezzo, ma dalle parti del Vaticano ormai domina, checché se ne dica da quelle parti, una certa chiusura sdegnosa che non si preoccupa neanche di dare i proverbiali colpi al cerchio e alla botte; tutto viene liquidato come “chiacchiericcio”.

Anche questa volta, Vittorio Sgarbi non si è tirato indietro, e ha fornito a Nicola Porro la sua opinione, mai sfumata o diplomatica (cioè ipocrita). E come al solito, da Sgarbi, decisamente, c’ è da imparare. O quanto meno, non mi sembra proprio il caso che qualcuno se la prenda per mero campanilismo abruzzese, o per integralismo bergogliano.

E’ il caso di far presente che il presepe nella foto è stato creato dagli artigiani di Castelli (Teramo) tra il 1965 e il 1975, in piena moda fantascientifica e cinematografica ispirata ai viaggi sulla luna.

 “……..State a casa. Non lo guardate. Non andate a guardarlo. Il presepe del Vaticano, realizzato dagli artigiani di Castelli in Abruzzo, che solitamente producono degli autentici capolavori, non c’entra niente con la religione cattolica. I personaggi sembrano degli astronauti. Persino le pecore, il bue e l’asinello sono irriconoscibili. Con che faccia li avrà osservati, il Papa? Forse non ne sapeva nulla. Ma non saperne nulla non giustifica questa oscenità. Non giustifica l’umiliazione del cattolicesimo”.

In una breve intervista a Cristiani today  dello stesso giorno (15 dicembre), però è stato forse ancora più “tecnico”.

“Alcuni hanno detto che quel tipo di presepe “particolare” abbia comunque un significato …

Non vedo nessun significato se non una specie di volontà di volere modernizzare un tema che più è fuori dal tempo e senza tempo, meglio è.

Come dovrebbe essere un vero presepe per rappresentare la religione cattolica?

Come i dipinti di Botticelli, di Caravaggio, di Perugino, ci sono tante opere conservate ai musei vaticani. D’altra parte come dovrebbe essere secondo lei una Madonna moderna? La Madonna è sempre la stessa non è che una la inventa in bikini o la vede come un’astronauta! Anche Cristo è sempre Cristo non lo si può immaginare come un Cowboy.”

Ritengo che comunque il presepe alla Star wars abbia un merito. Ha fatto autorevolmente parlare e anche polemizzare non sulla sua liceità o meno in generale, dal punto di vista della correttezza politica e di un assurdo rispetto per altre religioni, che in realtà nulla hanno da obiettare (il problema si crea piuttosto per gli atei). Bensì, ha richiamato l’attenzione sul suo significato spirituale, culturale e artistico.

A. Martino

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