FORTUNATAMENTE, ALLA FINE, L’UE, RISPETTO ALLA QUESTIONE SPUTNIK V, HA AMMAINATO LA BANDIERA BIANCA.

Il Presidente dell’Associazione degli Italiani Amici della Russia, Lorenzo Valloreja, a seguito delle dichiarazioni del Commissario Europeo Thierry Breton, capo della task force per la produzione dei vaccini, il quale ha dichiarato: << Se gli Stati membri vogliono acquistare lo Sputnik V, va bene>>, si è sentito di precisare in una nota quanto segue:

<< Questa notizia non può che riempirci di gioia, in primis, perché siamo convinti che l’antidoto russo, in questo momento difficile per gli approvvigionamenti vaccinali, potrà veramente fare la differenza, e secondariamente, perché, giustamente, ci sentiamo, in piccola parte, artefici di questa grande svolta. Infatti, il Premier Mario Draghi nei giorni passati ha svolto la propria azione di moral suasion sia nei confronti della Von der Leyen che di Breton, dopo tutte le segnalazioni e sollecitazioni arrivate in gran numero dalla società civile, dagli amministratori locali e dai politici nazionali. A tal riguardo come Associazione consentiteci di ringraziare tutti i Sindaci, i Presidenti di Provincia e di Regione, che hanno fatto propria la nostra missiva del 20 febbraio scorso inviando la stessa a Palazzo Chigi. Questo evento è la dimostrazione che facendo squadra anche gli eventi impossibili possono diventare fattibili. Certo, ad onor del vero, dobbiamo anche ringraziare Paesi come l’Ungheria e San Marino i quali, con il loro coraggio nell’aprirsi a chi ingiustamente è sanzionato ed additato, hanno infranto il muro del pregiudizio e dobbiamo anche precisare che, in questa fase, l’Unione Europea non acquisterà lo Sputnik V ma, semmai, consentirà solo l’utilizzo di tale antidoto a quei Paesi dell’Unione che vorranno acquistarlo. A tal riguardo sappiamo di per certo che, a breve, lo Sputnik sarà prodotto direttamente anche in Italia, perciò possiamo definire, senza mezzi termini, questo momento epocale. D’altronde non poteva essere altrimenti, lo Sputnik V è attualmente uno dei vaccini più sicuri e venduti al mondo, ben 40 Paesi già lo utilizzano. Unica nota stonata della vicenda è la dichiarazione della portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, la quale si è detta: “preoccupata per la diplomazia del vaccino attuata da Mosca nei confronti dell’Unione Europea”, ma, si sa, non si può piacere a tutti. Speriamo dunque che, dopo il disgelo sul vaccino, si possa attuare anche una normalizzazione per quel che concerne il capitolo sanzioni>>.

A. Martino

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