GENDER, PROPAGANDA SOROSIANA E LGBT: IL MERCATO NON E’ ANCORA SATURO, QUINDI ECCO A VOI, SUDDITI LOBOTOMIZZATI, L’ARROGANTE E SACCENTE COPPIA MILIONARIA CHIARA FERRAGNI-FEDEZ.

E dire che una volta Fedez, in Tutto il contrario, cantava così:

“ Mi interessa che Tiziano Ferro abbia fatto outing. Ora so che ha mangiato più wuerstel che crauti.

Davvero una battuta di cattivo gusto, anche se tira una rima non scontata: Tiziano Ferro non la merita e non la meritava.

E’evidente che sono passati più di dieci anni: il successo grazie alla moda rap e a qualche discografico di quelli che contano, e poi soprattutto il sinergico matrimonio (stranamente si sono addirittura sposati, rischiando l’accusa di “antico etero”) con tale Ferragni Chiara, che dalla Rete ormai imperversa non solo con i suoi consigli di acquisti a ragazzine e mamme o persino nonne delle ragazzine.

Senza tanti giri di parole: i due cui finora non ho regalato, e ne vado orgoglioso pur nell’ angoscia (si fa per dire) che le mie figlie o qualcun’altra in famiglia lo abbiano fatto, un solo following anzi una sola interazione digitale diretta, non mi sono mai stati simpatici. Ora, specie con i loro forsennati attacchi a chi si oppone alla legge Zan istitutrice del regime di omopolizia, mi appaiono semplicemente insopportabili; il Gran Leguleio del Gargano al confronto, era un simpaticone

Lui così tatuato, mi sembra un rettile e del serpente ha pure lo sguardo freddo e carico di odio quando fa proclami contro “omofobi” o politici lombardi non conformi al suo mondo. Il suo tono è incredibilmente sprezzante e derisorio, è un bullo forte dei suoi like e del Pensiero Unico a totalitarismo lobotomizzante, che lo ha assunto a tempo pieno indeterminato assieme alla consorte.

Lui è più blasfemo di lei, che si è limitata a fare il verso a uno dei più famosi ritratti rinascimentali della Madonna; ha irriso la figura di Gesù Cristo definendo tutto “contro natura” a iniziare dalla Sua resurrezione. Entrambi comunque, in occasione della nascita del primogenito proclamarono che giammai lo avrebbero fatto battezzare.

Chiara Ferragni è indubbiamente, e forse, anche rimossi i chili di cosmetici di altissima qualità che la ricoprono, una bella ragazza. Ma il suo fascino è raggelante: è quello costruito di una Marilyn Monroe costruita a misura di device e funzionale alla macchina di fatturato di questi due. Le sue bandierine arcobaleno le valgono chissà quanto (posto in cda di Tod’s a parte) ,le lobbies LGBT hanno spalancato alla coppia una miniera d’ oro; una vena aurifera tale da far proclamare al tatuato che il figlio a tre anni gioca con le bambole (evidentemente, gliele hanno date i genitori o buon sangue non mente), che ne è contento come contento sarà un giorno se costui si farà trans. A differenza del più veemente Fedez, Chiara, pur sempre arrogantella, va più sul petulante: ma non ci sta lasciando nulla, la maestrina tutta crema ialuronica e abiti firmati ha puntato il suo ditino con l’ unghia smaltata all’ ultima moda persino contro l’ orrenda usanza di non so quale “patriarcato” che vorrebbe che i figli portino il cognome paterno.

Possibile che l’Italia, questo mondo e questi anni, meritino questa gente, che in altri tempi (e in altri luoghi anche oggi) vivrebbero abbaiando alla luna o predicando in baretti malfamati coi loro brutti giri, o semplicemente si guadagnerebbero il pane in modo meno irritante per chi si rifiuta di farsi spiegare da loro il mondo e la vita?

Purtroppo sì. Anzi, a quando una benedizione di Papa Francesco a questi due “generosi giovani che vogliono migliorare il mondo e fanno tanto bene”?

A. Martino

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