COME UN COLPO DI CANNONE 13PT: L’ITALIA NON SOLO DEVE USCIRE ANCHE DALLA NATO MA DOVREBBE FAR SI, PER IL BENE DELL’UMANITÀ, CHE L’INTERA ALLEANZA ATLANTICA SIA SMANTELLATA

L’ultimo incontro bilaterale Usa/Federazione Russa, dello scorso 16 giugno a Ginevra, sembrava aver riacceso seriamente le speranze in coloro i quali tifano per la pace e speravano nella costruzione di un possibile modello di coesistenza tra le due prime potenze nucleari al mondo.

Persino noi de l’Ortis, così cinici e scanzonati come siamo nei confronti delle capacità persuasive degli Stati Uniti, avevamo accolto positivamente gli sforzi di Biden, ma ahimè – dopo il colpo di coda della Casa Bianca che, nel giro di appena 4 giorni, è passata dall’aver definito “costruttivo” l’incontro presso la biblioteca di Villa la Grange, al preparare nuove sanzioni a seguito del caso Navalny (dopo che, né durante il colloquio privato, né in conferenza stampa, né il Presidente Biden, né tanto meno il suo omologo Putin, abbiano mai minimamente citato per nome e cognome Navalny, ma solo indicatolo come oppositore) – ci siamo dovuti ricredere e tornare quindi ad uno stato d’animo pessimista perché questi continui sbalzi d’umore dell’amministrazione a stelle e strisce hanno veramente dell’inspiegabile, o meglio, sarebbero inspiegabili se non fosse che, dietro tutto questo caos, c’è la regia occulta della SPECTRE/NATO .

Infatti, pur non avendo mai avuto in simpatia il Presidente USA, non abbiamo mai pensato che quest’ultimo potesse essere pazzo, perché tale sarebbe il giudizio verso la sua condizione Psichica se fosse lui l’unico artefice di tali azioni inconsulte.

Ed invece no!

Con l’acuirsi di questa crisi è ormai evidente che il Presidente degli Stati Uniti non è una figura salda e monolitica, che, con pugno di ferro guida la propria Nazione, no davvero!

Stando ai tanti indizi ed eventi, è ormai palese che il cosiddetto “uomo più potente al mondo” in realtà funga solo da semplice anello di congiunzione tra mille interessi  e forze centripete intente esclusivamente a farsi la guerra le une contro le altre.

La cosa è talmente evidente che se analizziamo le due ultime presidenze, cioè quelle di Trump e di Biden, ci rendiamo conto come il primo, completamente fuori dagli schemi e dal sistema, ha dovuto lottare, non poco, contro:

  • I propri vertici militari;
  • Gli apparati dell’FBI e della CIA;
  • L’establishment Parlamentare;

per far valere le proprie posizioni e questo non per meri motivi ideologici ma perché il Tycoon, con la propria visione isolazionista degli Stati Uniti, stava danneggiando non poco gli interessi di tutte le categorie pocanzi citate.

Biden invece, che è più organico al sistema e di certo non ha velleità isolazioniste, appena, scusate il francesismo, ha “pisciato fuori dalla pazza” – cioè si è permesso di avere un approccio più morbido nei confronti della Russia e quindi non conforme al programma di coloro i quali hanno messo al potere questo vecchio professore – è stato immediatamente ripreso e costretto alla smentita, nei fatti, dai suoi protettori.

La NATO come l’ho descritta pocanzi, non è un relitto della Guerra Fredda – come giorni fa, ad esempio, lo ha definito il Presidente Putin e come frettolosamente gli organi mainstream del sistema, vedi “La Repubblica”, si sono frettolosamente precipitati a tradurre in maniera erronea tale termine in “reliquia”, e questo forse per gettare caos nel campo filo russo – no davvero!

La NATO, ahimè, è più viva e vegeta che mai ed ha raggiunto un potere di gran lunga superiore rispetto agli stessi Stati membri ad essa associati ed infatti, è in grado di influenzare la politica estera di ognuno di loro.

Guardate ad esempio cosa è successo solo pochi giorni fa alla potentissima frau Merkel, non all’ultima degli scappati di casa.

Angela, la Cancelliera per antonomasia, aveva proposto a tutti i Paesi dell’Unione di tenere un’incontro unitario e quindi in veste UE – sulla falsariga del bilaterale tenutasi, come abbiamo detto all’inizio, a Ginevra il 16 giugno scorso – con la Federazione Russa.

Come al solito, mentre Parigi è andata incontro a Berlino, i Paesi dell’est: Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania più l’Olanda si sono fermamente opposti affinché ciò non avvenga.

Tale dissidio si è manifestato non sul fronte della linea comune da tenere, quanto sul fatto che si possa allentare la pressione su Mosca, e questo non per mere motivazioni storiche o politiche, quanto perché è la NATO che lo chiede.

La stessa organizzazione che ha fatto le debite pressioni affinché, come ha dichiarato il Presidente Draghi, a margine dell’incontro dei 27 Paesi UE, : <<Sputnik (il vaccino) forse non sarà mai approvato … >>.

Aveva dunque ragione Trump quando era intenzionato ad uscire dalla NATO per poi, in un secondo tempo, portare questo carrozzone alla chiusura.

La NATO, da ombrello che doveva proteggere il blocco occidentale dalla minaccia comunista, è diventata una superorganizzazione a mo di SPECTRE i cui fini sono quelli di ingenerare disordine, panico e caos nel mondo per alimentare la propria esistenza ed il proprio budget.

Se non fosse così non si capirebbe perché:

Questi signori, senza usare giri di parole, sono dei veri e propri criminali, e come tali andrebbero processati d’innanzi ad un tribunale internazionale.

Vorrei proprio sapere se per i Generali in forza alla NATO il loro giuramento d’ubbidienza ha più valore verso l’organizzazione per la quale sono impiegati o piuttosto nei riguardo dei singoli Stati Nazionali dai quali provengono.

E pur non essendo affatto comunista inizio a capire quali siano state le vere motivazioni per le quali, tra il 1937 ed il 1938, Stalin  fece processare prima ed eliminare fisicamente poi, alcuni tra i più grandi Generali dell’Armata Rossa e tra gli ufficiali di Marina e dell’Aeronautica …

Ora non dico che si debba arrivare a tanto ma è del tutto evidente che qui c’è qualcuno che rema contro la pace tra i popoli.

Lorenzo Valloreja

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