QUANDO FINIRA’ LO STATO DI EMERGENZA?

Una grande confusione creata per nascondere le illegalità?

Due domande che chi dirige, ben si guarda dal rispondere, e non esita a prendere tempo.

A metà di giugno  qualcuno osò formulare queste domande, del titolo, sui vari quotidiani, essendo il 31 luglio la scadenza di  quello che può essere definito un “anomalo” stato di emergenza che è stato proclamato il 31 gennaio 2020.

Stato di emergenza, anomalo e discutibile, che sarebbe dovuto durare 6 mesi ma che ad oggi, e fino al 31 luglio 2021 è in vigore.

Per di più, è di questi giorni la notizia che è allo studio una ulteriore proroga.

Ma vi è ancora un’altra notizia che asserisce la condanna dell’ex primo ministro per illegittimità dei DPCM dove per di più venivano negati  diritti e libertà.

Notizia riportata nei titoli, da alcuni quotidiani, tranne poi nascere dei dubbi e perplessità approfondendo gli articoli.

Notizie subito smentite da alcune testate, sembrerebbe filogovernative, che si sono premurate a smentirle dichiarandole bufale.

Per quanto riguarda una eventuale proroga, una di queste riporta le parole dell’attuale primo ministro che dichiara”: “Decideremo quando saremo vicini alla scadenza per un semplice motivo, un’emergenza è un’emergenza, non si può decidere con un mese e mezzo di anticipo“.

Sembrerebbe tuttavia che il governo stia pensando di prorogarne ulteriormente la scadenza. Quindi, il silenzio è calato in maniera rigorosa, senza che tuttavia nessun organo giudicante intervenga a stabilirne la leciita del provvedimento, sia esso trascorso, che in essere e in a divenire.

È strano, infatti che nessuno intervenga, nonostante le numerosissime Denuncie che sembra siano state fatte da numerosi avvocati in numerosi tribunali.

Considerato che la nostra Carta Costituzionale non prevede nè riconosce lo “Stato di emergenza”  ma solo lo “Stato di guerra” ex art. 78 Cost., un interrogativo è d’obbligo: tutte le misure disposte dal Governo possono ritenersi costituzionalmente legittime?

Al riguardo, va precisato, infatti,  che  lo Stato di emergenza è stato dichiarato in base al codice della Protezione Civile, che è legge ordinaria, e non in base a Costituzione.  Del resto, non è possibile equiparare lo “Stato di emergenza”, allo “Stato di guerra”, visto anche che l’art. 78 Cost. non è soggetto ad interpretazione analogica.Ad ogni modo lo “Stato di guerra” deve essere deliberato dal Parlamento, il quale stabilisce quali sono i poteri del Governo per far fronte alla situazione (art. 78 Cost.), e infine deve essere dichiarato dal Presidente della Repubblica (art. 87 Cost.).

Nel nostro caso lo “Stato di emergenza” non è stato invece deliberato dal Parlamento, ne’ dichiarato dal Presidente della Repubblica”Sempre nell’articolo l’Esimio Avvocato aggiunge: Una disciplina costituzionale dello “Stato di emergenza”,  dovrebbe,  in ogni caso, prevedere che lo stesso debba esser dichiarato dal Parlamento con maggioranza qualificata, che debba essere il Parlamento a stabilire i poteri del Governo fissandone i limiti.

In particolare non potranno essere più pregiudicati i diritti fondamentali della persona,   ed ogni misura del Governo dovrà sempre essere proporzionata, strettamente adeguata e necessaria allo scopo, limitata nel tempo.-In pratica la moltitudine di violazioni a numerosi articoli della costituzione, cui si fa riferimento nell’articolo in questione, pone seri dubbi alla legittimità del provvedimento che da allora è stato rinnovato e che andrebbe in scadenza al 31 luglio.

Tuttavia nessuno ha mai preso il serio impegno di valutarne l’effettiva legittimità, data vergognosamente per scontata.

Nel caso in cui dovesse essere riconosciuta l’illegittima, si porrebero serissimi e gravissimi quesiti di responsabilità?Sarà forse per questo motivo che l’attuale primo ministro stia rimandando la decisione di rinnovarne il rinnovo?

Ma se il precedente Primo Ministro dovesse risultare di aver commesso un grave abuso di potere,    o reati ancora più pesanti, all’attuale Primo Ministro, quali e quante resposabilira ricadrebbero per il fatto di non aver posto fine a tutto ciò?

Il silenzio delle Istituzioni, è rumorosamente assordante.

Forse la distrazione di massa, esercitata sui cittadini, potrebbe essere la soluzione studiata?

Lascia perplessi infatti l’improvviso ritorno alla crescita dei contagiati dopo vaccinazioni imposte quasi obbligatorie con un vaccino non vaccino.

Per di più contagi derivati da mutazione che sembra colpire in prevalenza vaccinati?

Cosa è quali responsabilità si potrebbero nascondere dietro questi fatti?

Il Senato non sbaglia e se sbaglia non lo dice per non dire che ha sbagliato.

Ettore Lembo

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