E DICONO DELLA “FUGA DEI CERVELLI” DALL’ ITALIA. FIN QUANDO VI SARANNO DEI CASI TABACCI….OVVERO, L’ULTERIORE DIMOSTRAZIONE CHE LA “DEMOCRAZIA” E’ UNA FAVOLA PER INGENUI.

Si è appreso dal giornale quotidiano il Domani, che Simone Tabacci è stato assunto da Leonardo (la nostra maggiore società del settore aerospaziale a partecipazione pubblica, anzi di interesse strategico nazionale) con un ruolo sicuramente manageriale e non certo impiegatizio.

Si dà il caso che Simone Tabacci sia figlio di Bruno, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Si dà il caso che l’ex democristiano Bruno Tabacci ora presidente di Centro democratico abbia nell’ attuale governo Draghi anche la delega per gli affari aerospaziali. Si dà il caso che Leonardo sia un’azienda leader del settore, che rientra nella competenza delle deleghe suddette come una penna nel suo cappuccio.

Nulla di nuovo sotto il sole: tutto come da prassi repubblicana (facile dire “prima repubblica”), anzi probabilmente da quando esiste uno stato italiano unitario che nel suo Dna ha purtroppo una spiccata dipendenza da meccanismi di chiamata nell’ establishment così poco trasparenti da rasentare la irrazionalità, il ridicolo. Altrettanto scontato quanto non del tutto esplicativo chiamare in causa la solita massoneria. Qui si tratta soprattutto di un principio semplice quanto brutalmente spiegabile: le poltrone, i posti che danno i soldi “veri” (non le elemosine del Sistema quali uno stipendio di professore di liceo o di impiegato di qualche amministrazione, o le magre parcelle di avvocato o ingegnere di provincia) vanno a chi devono andare. Ai figli, ai nipoti, alle o agli amanti, agli amici degli amici, e così via. E si pensi anche al giro delle “consulenze”, spesso bravi compiti a casa che finiranno buttati in qualche cassetto ma fatturanti persino centinaia di migliaia di euro.

Attenzione anche alle apparenti eccezioni inficianti tale populistica narrazione; se è infatti vero che Giuseppe Conte proviene da una famiglia di piccola borghesia assolutamente estranea a certi giri, è anche vero che il cardinale Silvestrini, all’ epoca della sua permanenza a Villa Nazareth lo iniziò ai misteri gaudiosi della cattomassoneria contro cui, in pratica, nulla poté nemmeno San Giovanni Paolo.

D’ altronde l’a.d. di Leonardo (ex Finmeccanica) stesso, Alessandro Profumo, cosa c’ entrerebbe con l’industria aerospaziale lui ex a.d. di Unicredit e prima presidente dei Paschi di Siena? Dal lancio di una nuova carta bancomat a quello di un satellite…fate voi.

Nonostante la levata di scudi da parte di alcuni esponenti della Lega, che si vedono costretti a mandar giù questo ulteriore boccone amaro in nome di un dio Mario da cui si attendono non so quali ricompense appena eletto a febbraio Presidente della Repubblica, state certi che ogni polemica si sgonfierà. I famosi “moderati” sono maestri nell’ occupazione del potere e di tutte le possibili mangiatoie, e il loro “moderatismo centrista” scompare fino a tramutarsi in smodatezza quadi si tratta di difendere poltrone conquistate.

E’ obbligo giornalistico riferire le precisazioni di Leonardo per cui il reclutamento di personale (di posizione indubbiamente elevatissima, scommetterei io) è stato iniziato sul finire del 2020 da una società esterna: si dà ancora il caso che proprio allora il governo Conte ormai annaspasse alla disperata ricerca di suoi improvvisati sostenitori in parlamento, e chissà quali aspetti contingenti possano aver influito sulle posizioni di questo o quel parlamentare.

Non è forse questo un conflitto di interessi lampante come il sole? E non è forse disgustoso l’assoluto silenzio del primo Leguleio (Giuseppe Conte) e del professore in omofobia (Enrico Letta) in materia?

A. Martino

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