VIETATO RAGIONARE SUL CONFLITTO RUSSO-UCRAINO. PERSINO LA ANPI E’ BACCHETTATA, DALL’ULTRA ATLANTISTA MATTEO RENZI.

Quanto sta accadendo in questi giorni richiede a chiunque abbia un ruolo istituzionale o semi istituzionale, ma anche semplicemente di visibilità accordata dal Sistema, un’assoluta ortodossia euroatlantista.

Vietato approfondire i motivi militari, geopolitici, di interesse nazionale che hanno portato la Russia a un passo letteralmente esplosivo, grave e irrimediabile. Vietato esprimere critiche alla Cupola mondialista, od operare distinguo e ragionamenti. Vietato ravvisare moventi negli atti della Russia che non siano quelli della violenza, e di una anacronistica volontà di potenza (non tale, attenzione, per la Casa Bianca e gli addetti ai lavori geopolitici del mondialismo).

Putin è un criminale, una mente malata, il “nuovo Hitler”: attenzione ancora, non il “nuovo Stalin”.

Capita quindi che, a essere bollata come pericolosa dispensatrice di “vergognose” affermazioni sia nientemeno che la ultra riverita e storico-politicamente correttissima ANPI. D’altronde, in Italia “vergogna” è ormai sinonimo di “affermazione non condivisa”. Il censore dell’occasione è Matteo Renzi. Il leader di Italia Viva è uomo di solidissimi e concretissimi ammanicamenti e attovagliamenti con la cupola mondialista. Obama e il suo attuale quanto decrepito successore-fantoccio Biden dopo la parentesi trumpiana gli sono davvero intimi. Come dimenticare la festa alla Casa Bianca in funzione di appoggio elettorale a Hillary Clinton dove il “maledetto toscano” con signora fece sfoggio di una piccola corte di italiche eccellenze che andava dalla valorosa atleta paralimpica Bebe Vio al re dei giullari Roberto Benigni? Una selezione così eccentrica, diciamolo pure, da assomigliare vagamente a una medioevale Corte dei miracoli.

Ma che avrà mai dichiarato la ANPI, tanto da suscitare le ire del mezzo americano senatore, fresco reduce dalla vittoriosa battaglia parlamentare contro il suo processo? Ecco qui: “ “Il riconoscimento dell’indipendenza del Donbass da parte della Russia può portare il mondo a un passo dalla guerra ed è l’ultimo, drammatico atto di una sequenza di eventi innescata dal continuo allargamento della NATO ad est vissuto legittimamente da Mosca come una crescente minaccia“, si leggeva nell’appello per la pace lanciato nei giorni scorsi dalla Segreteria nazionale Anpi, che chiedeva a Biden di cessare “immediatamente sia le clamorose ingerenze nella vita interna dell’Ucraina iniziate fin dai tempi di Maidan, quando nel governo ucraino entrò la statunitense Natalia Jaresco, sia le sue dichiarazioni belliciste e le sue ininterrotte minacce nei confronti della Russia” e che “l’Unione Europea, la Russia, gli Stati Uniti d’America e la Nato ripensino criticamente ad una politica che negli ultimi 15 anni ha determinato crescenti tensioni e incomprensioni“.

Apriti cielo: sentite che ha detto il Bomba, all’assemblea nazionale di IV. “ …Tra i fan nostrani mi dispiace dover annoverare una delle associazioni a cui io tengo di più: le parole di ieri sera dell’Anpi sul conflitto ucraino sono vergognose. I partigiani di 70 anni fa avrebbero saputo da che parte stare tra invasori e invasi. Attaccare il filo imperialismo americano significa essere indietro con le lancette della storia”.

Vorrei tanto chiedere come secondo lui il suo amico Biden reagirebbe (o meglio, lo farebbero reagire) alla notizia che la Russia, in accordo con il Messico, sta installando una batteria atomica al confine con la California o il Texas. Quanto tornerebbero indietro, le famose “lancette della Storia”….

A. Martino

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