L’ITALIA E’ FORSE FALLITA?

1.100 miliardi di tasse non pagate.

Un sistema per dire che l’Italia è fallita e scaricare la colpa su gli Italiani?

Sembra essere l’ultimo tentativo per dividere gli Italiani, così da svendere le proprietà private, molto poche rimaste, in verità, e impoverire ulteriormente gli italiani, sia come famiglie che come singoli.

La “notizia” è stata data dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Enrico Maria Ruffini: “E’ un magazzino unico al mondo, 22 anni di crediti non riscossi“.

E’ certamente una parte, molto facile da descrivere, ma che da una esatta visione del problema.

Forse sarebbe il caso di capire il perché quando dice “Il Magazzino è in continuo aumento ed è” – secondo Ruffini – “ingestibile“.

E’ un magazzino unico al mondo. Nessuno tiene un magazzino di 22 anni di crediti non riscossi. Si fanno delle scelte … E’ dal 2015 che il Parlamento è informato. Un magazzino così non può essere gestito. Si sono fatti dei tentativi con la rottamazione, il saldo e stralcio e altri istituti similari, che non hanno portato però alla sua riduzione“.

Così ha affermato Ernesto Maria Ruffini rispondendo ai parlamentari della Commissione sul federalismo fiscale sottolineando che, ogni anno, “entrano 70 mld di crediti da riscuotere e ne escono meno di 10 mld di crediti riscossi“.

Attualmente il magazzino ha circa 130.140 mln di cartelle con 16 mln di cittadini iscritti a ruolo.

Dati raccapriccianti, che devono fare riflettere sul perché di questa che appare una immensa evasione fiscale e che invece potrebbe essere imputata ad altro: Impossibilità di pagare, scriteriate scelte politiche, hanno creato una fortissima riduzione di utili fino al totale azzeramento, lasciando tasse e balzelli invariati o addirittura aumentati?

Fenomeno che non è stato mai evidenziato e che sta forse venendo alla luce, proprio perché anche le grandi aziende stanno chiudendo in Italia, o trasferendo sede legali e produzioni, in altri stati esteri.

Chi ha pagato, perché la detrazione avviene alla fonte, sono solo gli impiegati.

Un dualismo perfetto che mette gli uni contro gli altri.

Oltre 130 milioni di cartelle, e oltre 16 milioni di cittadini iscritti a ruolo, avrebbero dovuto indurre i governi a rivedere certi parametri, invece

Svegliarsi oggi e “sparare” questi dati significa forse:

  • Annunciare che l’Italia è fallita?
  • Scaricare la responsabilità su chi ha dovuto scegliere tra morire di fame o pagare le tasse?
  • Innescare l’oramai noto e ben collaudato meccanismo di contrapposizione tra dipendenti e imprenditori?

1.100 miliardi di credito inesigibili sono una cifra che appare certamente impossibile da recuperare.

Forse è la preparazione per una nuova patrimoniale?

E’ forse il modo per dirci che l’Italia è fallita?

Ettore Lembo

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