UNA RISATA LI SEPPELLIRA’

Negli ultimi tempi si sente parlare sempre più spesso di una fantomatica “Agenda 2030” ma probabilmente non tutti sanno di cosa si tratti esattamente.

La suddetta agenda non è altro che un documento stilato nel 2015 dai governi dei 193 paesi appartenenti alle Nazioni Unite. Lo scopo di tale documento sarebbe quello di stabilire degli obiettivi ben precisi affinché il Mondo intero possa risolvere per sempre problemi riguardanti, per esempio, la povertà, la fame, i cambiamenti climatici, le disuguaglianze sociali e religiose. E tutto ciò dovrebbe realizzarsi pienamente entro il 2030, secondo i parametri dell’agenda sopramenzionata.

In realtà quest’ultima, pur infarcita di propositi ammalianti apparentemente legittimi, non è altro che il libro dei sogni e dei desideri delle élite. Ovvero di quello 0,0001 % di popolazione mondiale che anela, con malcelato trasporto, a ridurre l’intero globo terracqueo ad una loro personale e sconfinata dependance dove la restante popolazione mondiale sia ridotta al rango di schiavi docili, plasmabili e acritici. I sostenitori dell’Agenda hanno però bypassato un “piccolo” dettaglio. Sarebbe a dire la regola aurea per la quale “L’uomo propone, Dio dispone”. Nel senso che qualsiasi progetto possa ideare l’uomo sarà sempre e solo Dio ad avere l’ultima parola. Basta rileggere l’episodio biblico riguardante la Torre di Babele. Ma tutta la Storia ce lo conferma. Le ambizioni dell’Uomo prima o poi sono destinate crollare miserabilmente e rovinosamente. Quindi dispiace per Schwab, per Gates e per Soros ma la loro Agenda presumibilmente finirà in “10 piani di morbidezza”, come la nota pubblicità degli anni ’80…..

E per corroborare queste mie affermazioni vediamo in sintesi cosa è accaduto nel mondo, e principalmente in Italia, in questi ultimi due anni.

Come tutte le nazioni del mondo l’Italia, lungo la sua storia secolare, ha attraversato momenti di grande prosperità ma ha vissuto anche grandi tragedie. E queste tragedie che hanno coinvolto l’intera nazione sono scolpite nella mente degli italiani accompagnate da una precisa data che fa da spartiacque tra un “prima” e un “dopo”, come il fatidico 11 Settembre 2001 per il popolo americano. 

E una data fatidica che ha letteralmente sconvolto e annichilito la popolazione italica è stata il 9 Marzo 2020, ovvero l’inizio del cosiddetto lockdown.

Non starò certamente a ripercorrere la genesi della dittatura socio sanitaria ancora vigente però ormai, a distanza di due anni, si può affermare con estrema certezza che tutto ciò che il popolo italiano ha patito, e continua a patire, è stato ordito da multinazionali fautrici del Great Reset ed eseguito da un governo sovranazionale votato da nessuno. E chi nega ciò o è poco sveglio o è in malafede. Tertium non datur. Ma è anche peggio chi non vede o non vuol vedere il progetto a cui anelano da sempre gli araldi del Nuovo Ordine Mondiale. Ovvero sfoltire gran parte dell’umanità e, quella superstite, renderla sottomessa e impaurita. Esattamente le dinamiche createsi con il Covid-19 prima e il vaccino dopo. Però, come si suol dire, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi e quindi i padroni del mondo si sono dovuti confrontare con una consistente porzione di popolazione che non ha abboccato alla narrazione pandemica. Queste persone sono state, e sono tuttora, una spina nel fianco del corpaccione gelatinoso e putrescente delle élite mondialiste. Sono quelli che il prof. Alessandro Meluzzi ha mirabilmente definito come “Homo Sapiens Sapiens”, ovvero l’evoluzione dell’Homo Sapiens. Nel senso che se nei progetti delle élite la “psicoinfopandemia” avrebbe dovuto annichilire la popolazione mondiale in realtà, come un setaccio, ha creato una cesura netta tra un’umanità prona ai poteri forti, pavida, egoista e un’altra consapevole di essere provvista di intelletto e,in quanto tale, libera. Come disse giustamente Massimo Mazzucco tempo fa: “Quando la pressa del frantoio che spreme l’oliva arriva al nocciolo si ferma!”.

Ma il pericolo più prossimo per i burattinai sicuramente arriverà da tutti coloro che sono stati obbligati, sotto ricatto, a farsi somministrare un intruglio di dubbia origine per poter portare il pane a casa. Prospetto che queste saranno le persone più incazzate e più inclementi di tutta la storia d’Italia. Il lancio delle monetine contro Bettino Craxi risulterà nulla in confronto all’ira e al disprezzo che i nostri “politici” son riusciti a suscitare nella maggioranza degli italiani.

Ma come se non bastasse un’evoluzione più consapevole dell’umanità i fautori del Great Reset hanno dovuto fare i conti anche con un altro imprevisto. Ovvero l’intervento militare russo in Ucraina. Ed è stato divertentissimo vedere come i media mainstream hanno cercato di falsare la realtà, inventando notizie dal nulla o distorcendo quelle già presenti, con risultati che oscillano tra il comico e il grottesco. Esattamente come la narrazione riguardante il Covid-19. Però con una “piccola” differenza. E che cioè un virus, in quanto invisibile, si può prestare a infinite narrazioni, da prendere per buone poiché non direttamente verificabili. Mentre invece se l’informazione di regime all’unisono dice che Putin sta perdendo la guerra ma poi ti trovi un tank russo parcheggiato sotto casa, potrebbe venire un leggerissimo sospetto che i sedicenti “professionisti dell’informazione” non siano poi cosi professionali… 

Ma l’apice della comicità si è raggiunto quando, in mezzo a questo marasma politico-economico-sanitario-guerresco, i soliti noti hanno provato a propinarci pure il vaiolo della scimmia con vaccino in omaggio, ça vas sans dire. Perchè come detto prima gli uomini delle élite pensano in grande e quindi hanno la pretesa di progettare e “prevedere” le sorti del mondo futuro. E, guarda caso, i nostri lungimiranti amici avevano già simulato un’ipotetica epidemia di vaiolo scimmiesco già nel 2019! Quando si dice “la coincidenza”… Il problema per loro è, come abbiamo visto prima, che non hanno alcun potere sulle decisioni ultime di Dio e quindi, non potendo contemplare gli imprevisti, continuano a seguire impassibili la loro tabella di marcia senza rendersi conto che gli Homo Sapiens Sapiens stanno aumentando a dismisura, giorno dopo giorno, e il gioco del New World Order ormai è scoperto, sotto gli occhi di tutti e per di più ridicolo. Esattamente come accade nel finale del “Mago di Oz”, un film molto famoso che fu girato a Hollywood nel 1939. 

Non starò qui a raccontarvi la trama comunque i protagonisti di questa pellicola sono una ragazzina, Dorothy, in compagnia del suo cane e di altri tre amici. In sintesi costoro devono riuscire a farsi ricevere dal potente e inarrivabile Mago di Oz che sarà in grado di risolvere i loro problemi. Dopo varie peripezie i 4 amici riescono ad avere udienza presso il Mago che si rivela un personaggio decisamente inquietante. Egli comunica con gli ospiti tramite uno schermo che ingigantisce il suo terribile sguardo e amplifica la sua voce severa e tonante. I nostri eroi sono letteralmente terrorizzati e annichiliti da questo personaggio finché, ad un certo punto, il cagnolino di Dorothy viene attratto da una sorta di separè nelle vicinanze. E tirando via la tendina i 4 amici scoprono la vera identità del terribile Mago di Oz. Ovvero un innocuo omino, anziano e canuto, intento ad armeggiare intorno ad un complesso marchingegno e a parlare dentro un microfono che gli amplifica la voce a dismisura. E nonostante si sia accorto di essere stato scoperto continua imperterrito la sceneggiata ammonendo gli ospiti :”Non fate caso all’uomo dietro la tenda!”. Ridicolo. E comico. Esattamente come sono ridicoli e comici i tentativi delle élite di portare avanti un progetto destinato a fallire miseramente. 

E potrà sembrare incredibile ma il cagnolino di Dorothy, che ha svelato il bluff del potente di turno, si chiama Totò. Proprio come il nome d’arte del grande Antonio De Curtis, noto anche come il Principe della Risata. Perchè alla fine, parafrasando Bakunin, una risata li seppellirà. A partire da Clown Schwab. Ops! Volevo dire Klaus…

Alessio Paolo Morrone

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