GLI ELETTORI HANNO SEMPRE RAGIONE

Innanzitutto, cari lettori, permettetemi di ringraziare il mezzo milione di italiani che, avendo accolto il progetto di ItalExit, domenica ci ha votato.

E, in particolar modo, essendo stato candidato in Abruzzo, al Senato, voglio esprimere tutto il mio affetto e gratitudine alle 12 mila persone che ci hanno accordato la loro fiducia.

Certo 500 mila voti non sono tanti, sono molto al di sotto della soglia che ci aspettavamo per entrare in Parlamento, ma non sono neanche pochi, anzi sono una buona base da cui partire per costruire una vera forza del dissenso che sia alternativa e competitiva a tutti gli altri partiti dello status quo.

Se abbiamo mancato, in questa fase, il nostro traguardo la colpa non è certamente da addebitare agli italiani che, come in passato si soleva affermare da parte di talune forze, non hanno capito! … no, niente affatto, i cittadini hanno ben compreso la grave situazione che stiamo attraversando e l’alto astensionismo ne è la prova: un campanello d’allarme per tutto il sistema.

La colpa, dunque, è solo nostra per errori commessi sia nella cabina di regia nazionale che locale.

Uno tra tutti, secondo me, è senz’altro il fatto di non aver compreso che, era necessario, per forze come la nostra, alle prese con una simile legge elettorale, che tutti i movimenti ed i partiti No UE, NO Euro e NO NATO, avrebbero dovuto correre insieme: Calenda-Renzi docet.

Infatti, se sommiamo i voti e le percentuali delle 4 principali forze antisistema, è evidente che tutte insieme avrebbero raggiunto il 4%. Certo in politica 2+2 non fa mai 4 ma 3,01% si!

Ed oggi, con molta probabilità, avremmo la nostra rappresentanza in parlamento.

Dunque che fare?

Da parte mia c’è la più tenace volontà a non disperdere questo patrimonio umano di voti e capacità, anche perché resto fermamente convinto del fallimento del sogno europeo ed atlantista e l’inverno alle porte ce ne darà ben presto una plastica dimostrazione.

Per il resto auguro, a tutti parlamentari abruzzesi eletti, buon lavoro, perché, al di là delle divisioni politiche io sono sempre per il bene dell’Italia in primis e quindi anche per il nostro Abruzzo.

Noi, anche se fuori dalle istituzioni, continueremo a vigilare e ad essere vicini agli ultimi.

W l’Italia, Una, Grande e Sovrana

W la libertà e la concordia tra i popoli

Lorenzo Valloreja

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