ENRICO MONTESANO ALLE PROVE INDOSSA UNA MAGLIETTA DELLA X MAS, E VIENE ESPULSO DA BALLANDO CON LE STELLE

La paladina di ogni correttezza politica Selvaggia Lucarelli, assisa in giuria, non se ne era accorta sabato sera mentre scorreva il filmato delle prove prima dell’ultima performance di Enrico Montesano come concorrente di Ballando con le stelle, ma forse qualcuno glielo ha fatto notare il giorno dopo (oggi, per me che scrivo).

Enrico Montesano indossava una maglietta col mitico emblema della X Mas davanti, e il motto Memento audere semper (attribuibile sembra a Gabriele D’Annunzio).

Tanto è bastato, comprensibilmente conoscendo il personaggio, per una netta “scomunica” del grande artista romano.

Il quale ha così replicato in un post su Facebook:

Sono profondamente dispiaciuto e amareggiato per quanto accaduto durante le prove del programma. Sono un collezionista di maglie ho quella di Mao, dell’URSS, ma non per questo ne condivido il pensiero. Non c’era in me nessuna intenzione di promuovere messaggi politici o apologia di fascismo da cui sono profondamente distante. Sono sempre stato un uomo libero e democratico. Credo nei valori della costituzione e mi scuso profondamente con chi si è sentito offeso e turbato. È stata un’ingenuità. Io col nazifascismo e tutti i totalitarismi non c’entro nulla e li disprezzo profondamente. Chiedo ancora scusa”.

A me sembra che Enrico Montesano sia davvero un “uomo libero”, come tale capace di indossare ciò che gli pare. Purtroppo, la stupidità e il conformismo delle masse lobotomizzate non vanno affatto sottovalutati. Già o quanto meno all’epoca dell’opposizione alla “dittatura sanitaria”, però, un uomo intelligente e di, proprio allora, dimostrato spessore culturale e intellettuale, avrebbe dovuto accorgersene. Sta di fatto che al termine di una giornata di “violenti scontri” sulla Rete, il grande Montesano è stato espulso su due piedi dalla kermesse nazional-tersicoreo-popolare. Suo annuncio di adire le vie legali avverso la RAI per il recupero della propria “onorabilità”.

Direi che ha peccato un tantino di ingenuità, o forse non è ferratissimo riguardo le dinamiche della guerra civile italiana fra il 1943 e il 1945.

Ma d’altronde, “memento audere sempere”: ovvero, ricordati di osare sempre. O no?

A. Martino

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