MILIONI DI EURO AD ASSASSINI E PSICOPATICI E D ELEMOSINE DI STATO ALLE FAMIGLIE.TUTTO STA NEL SAPERCI FARE E AVERE QUALCHE AGGANCIO GIUSTO.

L’ efferato delitto (l’ ennesimo) che ha visto per cornice il parco romano di Villa Pamphilj ove si svolsero nel 1849 accaniti combattimenti tra i difensori della Repubblica romana e i francesi del presidente Luigi Napoleone Bonaparte non è qui da ricostruire nelle sue deliranti sequenze.

Non mi interessa qui neanche permettermi di sindacare gli strani interventi (persino tre) delle cosiddette volanti di pronto intervento di polizia che secondo la stampa in presa diretta, avrebbero più volte fermato Francis Kaufmann per due volte con le povere compagna e figlia e l’ ultima volta solo con una bimba in braccio. E lasciamo perdere lo stato impressionante, con faccia imbrattata di sangue, del presunto duplice killer, in uno di questi frangenti.

Vorrei piuttosto attirare l’ attenzione sui circa 860.000 euro che il cittadino statunitense Kaufmann avrebbe percepito, grazie al suo alias consistente nel regista Rexal Ford, per il film mai realizzato e ambientato a Roma “.

“Stelle della notte” o, secondo l’ imprenditore che in buona fede fino a prova contraria lo garanti’ presso la struttura pubblica erogante, “Fight food”.

Ne emerge un mondo di furbi a cinque stelle (nessuno riferimento all’ ex dittatore sanitario e compagni) in cui conta la conoscenza giusta, la ” chiave” (nessun riferimento qui al cinema brassiano), il saper fare e saper dire passando camaleonticamente da una maschera di sangue in bermuda giustificata dalla propria donna, vittima designata con sindrome di Stoccolma, alla polizia per l’ aver sbattuto contro una colonna di un palazzo del centro romano (ma certo, cose di tutti i giorni) a una somiglianza, fra l’uomo d’affari e l’ artista, a un Johnny Depp, immagino, in elegante completo.

Passaporto autentico, ma con alias. E non siamo ai tempi di un Cagliostro o Casanova ma in un 2025 in cui QR Code e microchip vari identificano cani, gatti, e chi getta l’immondizia.
Alla fine, Kaufmann-Ford è stato beccato in Grecia e arrestato, se l’è presa con gli “italiani mafiosi”.

La prassi di scroccare ingenti finanziamenti e a Film comission regionali e al ministero è purtroppo estremamente redditizia anche se certo non abbinabile ordinariamente a siffatti cineasti improbabili a dir poco. Mi rendo conto delle forti ostilità incontrate nell’ ambiente dal competente ministro Giuli: forse il suo vero torto non è il presunto “fascismo” ma piuttosto il voler rimettere mano al pantano dei finanziamenti pubblici del settore.

Due soli esempi: l’antiayatollah Leggere Lolita a Teheran ha incassato 380.000 euro dalla Comission laziale, 490.000 ministeriali e ( vuoi vedere che incassa?) ben oltre un milione e mezzo di sgravi fiscali. Premura inutile, dato che la geopoliticamente corretta pellicola ha incassato solo 240.000 euro.

Ancora più eclatante, la follia di Fanum ambientato a Tarquinia: ancora le munifiche casse regionali capitoline hanno elargito 640.000 euro, e il ministero franceschiniano non ha fatto lo spilorcio buttando sul piatto 300.000 euro. Incasso: udite udite euri (per essere più in sintonia romana) 696,50 !

Ciò mentre vi è chi fa il pazzo e si rovina la fedina penale dopo sei o sette o dieci ore in pronto soccorso, e l’ Assegno universale viene decurtato appena un figlio diventa maggiorenne, e mentre gli insegnanti fanno collette per comprare un ventilatore o la carta igienica. A ognuno le sue considerazioni.

A. Martino

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