LA RISOLUZIONE DELLE PROBLEMATICHE LEGATE ALL’AUTISMO DEVE ESSERE IL CUORE DELLA NUOVA AGENDA POLITICA REGIONALE.

Dopo le ultime riunioni del Coordinamento Regionale Abruzzese di ‘Sud Chiama Nord’, il partito sta propendendo sempre più decisamente per intraprendere la propria campagna elettorale in solitaria, con un proprio candidato Presidente. Come ha dichiarato Valloreja: “È evidente che i due schieramenti di Centro-Destra e di Centro-Sinistra hanno operato sul nostro territorio regionale in totale simbiosi e contiguità, essendo solo in alternanza l’uno con l’altro, ma mai alternativi, cioè rivoluzionari e dirimenti rispetto alle tante problematiche che la popolazione abruzzese ha patito e continua a patire tutt’ora.

Uno di questi problemi”, ha continuato il coordinatore regionale, “spesso taciuto dall’intera classe politica, quasi come se non esistesse – salvo poi, come ha fatto il Presidente Mattarella nel suo discorso di fine anno, palesarlo al mondo intero – è quello dell’autismo: un disturbo del neurosviluppo che colpisce circa un migliaio di persone in tutto l’Abruzzo e che, per le sue caratteristiche di gestione, coinvolge non solo le famiglie d’origine di questi ragazzi “speciali” fino alla seconda generazione, ma anche i loro parenti collaterali, interessando così, in buona sostanza, circa l’1% della popolazione regionale”.

È a dir poco incredibile”, ha sottolineato Valloreja, “come nonostante vi siano numeri così importanti, il personale negli ospedali, in pronto soccorso e nei reparti, non è ancora formato ed adeguato per l’accoglienza di queste persone. Anche le risorse del ‘Fondo Stefani’ sono ancora inadeguate e non sufficienti per tutti, lasciando un gran numero di famiglie nell’abbandono e nello sconforto. Dunque la residenzialità per gli autistici in Abruzzo è ancora una chimera mentre il ‘dopo di noi’ sta diventando un incubo per tutte le famiglie coinvolte.

Dunque”, ha concluso il coordinatore regionale, “con questi presupposti con chi dovremmo apparentarci? È su tematiche come queste che un Paese civile dovrebbe confrontarsi prima di tutto, e poi sul resto …

A. Martino

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