UNA VOLTA C’ERANO LE “VELINE” E AD INVIARLE ERA IL DUCE, ORA LA CENSURA SUI GIORNALI C’E’ UGUALMENTE, MA, QUESTA VOLTA, NON SI SA BENE CHI SIA A DETTARE LA LINEA.
Tale vertice è stato di vitale importanza per il Governo Conte perché per la prima volta, dopo diversi mesi, una potenza mondiale come la Russia si è accordata con l’Italia – non perché essa in quel momento rappresentava l’Europa, la Nato o era parte, insieme ad altre Nazioni, di una qualsiasi altra organizzazione allargata, ma perché semplicemente Mosca ha voluto riconoscere all’Italia il giusto peso che ha nel Mediterraneo e nel mondo.
Semmai, anche questa volta, è stato Putin a venirci incontro, nobilitandoci, dopo le sonore pernacchie ricevute ad ogni vertice dai Franco/Alemanni & Co.
Eppure di questa medaglia da appendere alla giacca del Governo Giallo/Rosso i giornali italiani si sono guardati bene dal pubblicizzarla.
Va bene che da noi la politica estera è veramente poco seguita e la querelle “Morgan/Bugo” in quel di Sanremo tira più di un carro di buoi, ma qui, francamente, c’è qualcosa che non torna!
Si pensi bene che ieri, a Roma, il Governo Conte, si è accordato con la Russia per la gestione della crisi Libica, una vicenda che, a seguito del manifestarsi del CoronaVirus in Africa, è diventata ancor più pregnante per noi italiani di quanto già non lo fosse prima e se ciò non bastasse i nostri lettori devono sapere che l’Italia ha implementato la propria collaborazione con Mosca per quel che concerne sia la ricerca scientifica nell’Artico che la cooperazione militare.
In altri termini, se l’Italia ieri non avesse incontrata, da sola, la Russia, sarebbe stata nuovamente messa all’angolo.
Ora ditemi voi se questa notizia non è da prima pagina?
Ed invece no!
I nostri giornalai, all’opposto, hanno ben pensato di dedicare tutte le copertine del 19 febbraio alle polemiche Renzi/Conte …
Casualità o diabolico disegno disinformativo?
A voi l’ardua sentenza!
Lorenzo Valloreja
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