AVEVAMO MALEDETTAMENTE RAGIONE : IL VIRUS PIU’ PERICOLOSO E’ LA CORRETTEZZA POLITICA

Purtroppo, abbiamo avuto la maledetta ragione che sotto sotto, avremmo preferito non avere : il Coronavirus è sbarcato in Italia alla grande, ha fatto al momento già due vittime . I “nostri potenti mezzi” del “primo sistema di sanità al mondo” non sono bastati, o meglio basterebbero, e sarebbero bastati, se non vi fosse di mezzo il solito stramaledetto politicamente corretto a parlare del quale ormai sono monotono con me stesso. Punto e basta. Prego rileggere tutte le nostre riflessioni in tema.

Credo utile, a titolo di mero esempio, citare letteralmente e ritenendo superfluo ogni commento ulteriore il grande corrispondente di guerra Toni Capuozzo. E’ singolare che la sua attenzione, indubbiamente e oggettivamente più autorevole, si sia soffermata sugli stessi atti sociopolitici che hanno attirato la nostra : non mi pare proprio che Capuozzo sia “tecnicamente” definibile un sovranista, evidentemente la Ragione non ha colore politico, il politicamente corretto e il Pensiero Unico però, ormai, sempre più organicamente, tendono a certi lidi.

Ha affermato infatti Toni Capuozzo: “È una classe politica modesta, che si tratti di Europa o di Libia, di tasse o di istruzione, di ricerca o di reddito di cittadinanza. Ma sul coronavirus hanno fatto di peggio, pensando che la correttezza politica (visita scuole multietniche, ristoranti cinesi ecc.) fosse la cosa più importante, che il nemico fosse il razzismo”.

In un post diffuso sui propri strumenti social, il giornalista, blogger e scrittore ha davvero affondato il coltello nella piaga:  “Sordi agli appelli di Burioni, tante Alici nel paese delle meraviglie, convinti che la loro solo esibita bontà salverà il mondo. Come se ne fottono di chi dorme all’aperto o raccoglie pomodori da schiavo, una volta esaurita l’accoglienza, così se ne sono fregati delle reali possibilità di contagio. Il razzismo è un male da tenere a bada, l’allarmismo è un pericolo, certo. Le malattie, anche“.

A.Martino



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