PER “EMA” LA MIOCARDITE POTREBBE MANIFESTARSI: EFFETTI COLLATERALI DA INSERIRE NEL BUGIARDINO

Ed ora che succede?

Il Comitato di vigilanza sui rischi dei farmaci dell’Ema è arrivato alla conclusione che miocarditi e pericarditi possono verificarsi dopo l’assunzione del vaccino anti-Covid Nuvaxovid prodotto da Novavax.

Così, il Comitato di vigilanza ha raccomandato di inserire i rischi (anche la pericardite) nelle informazioni allegate.

Ma c’è di più, nonostante il Comitato chieda alle competenti autorità di fornire altri dati su questi possibili effetti collaterali, continua, imperterrito, a sostenere che i benefici del vaccino siano ampiamente superiori ai possibili effetti collaterali indesiderati, anche alla luce dei rischi connessi alla malattia, a partire dalle possibili complicazioni fino all’ospedalizzazione e alla morte.

Questa notizia, ci lascia perplessi, dal momento che arriva con grandissimo ritardo da quando è iniziata la somministrazione.

Per di più, avendo seguito la vicenda del Prof. Dott. Giuseppe Barbaro, ed essendo ancora in attesa di conoscere la motivazione della sua sospensione a sei mesi, ci chiediamo perché le sua richieste di analisi ad i pazienti, prima della inoculazione del supposto vaccino, sono state messe in discussione piuttosto che lodate in quanto espressione di massima serietà e professionalità?

Se per Scienza e coscienza il Prof. Barbaro ha utilizzato al meglio il suo sapere, magari salvando molte vite umane,  perché mai la politica dovrebbe sostituirsi alla scienza e coscienza del medico?

A che prezzo poi?

Tralasciando tutti i casi di sospensione di quei medici che hanno contestato irrazionali scelte politiche, uniche nel mondo cosiddetto “democratico”, per il caso del Prof. Barbaro urge senza dubbio un approfondimento da parte degli organi competenti in quanto non sembra abbia sconsigliato l’inoculazione del presunto vaccino, ma, semmai, ha richiesto solo degli esami medici per verificarne la tollerabilità delle persone a questo farmaco.

Perché quindi, un noto e stimato professionista sarebbe stato sospeso senza che la motivazione sia stata resa nota,  avendo per di più applicato le norme vigenti e la “razio” del giuramento di Ippocrate?  

Suscita parecchie perplessità ed interrogativi quando apprendiamo, attraverso una nota testata giornalistica, che lo stesso ordine, qualche anno addietro, sembrerebbe non aver sospeso un noto medico, pur se condannato.

Ci chiediamo dunque, con grande preoccupazione, quali siano le priorità degli Ordini dei Medici.

La tutela della salute e del cittadino o l’essere asserviti alla politica?

Ettore Lembo

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