JULIAN ASSANGE LA CUI CORAGGIOSA MOGLIE TEME DI DIVENTARE VEDOVA SE SARA’ ESTRADATO (O DEPORTATO) NEGLI USA, E’ UN NAVALNY DELL’OCCIDENTE

Sono sicuro “in scienza e coscienza”, che l’informazione main stream selezioni con la massima accuratezza le notizie da diffondere, anche per pochi giorni; lo spessore intellettuale dei commenti; la durata della diffusione.

Il livello culturale e intellettuale, se non proprio mentale, della “cupola” dei censori (almeno della succursale italiana) non deve però essere tanto elevato, se a volte sfugge loro la dannosità per i loro fini, di certe concomitanze e accavallamenti di notizie che potrebbero indurre a conclusioni pericolose e politicamente scorrette (adesso dicono “fuori contesto”).

Fa infatti curioso pendant con l’astro nascente del globalismo Yulia Navalnaya, vedova del dissidente russo e appena nominata (dall’eurocrazia) alfiera di libertà e agognata democrazia occidentalista in Russia (sicuri che la maggioranza dei russi condivida questo obiettivo?), la moglie (grazie a Dio non ancora vedova) del dissidente (certo dissidente, perché non usare questo termine anche per il mondo euroatlantista?) Julian Assange.

Di quest’uomo coraggiosissimo e perseguitato (vedasi almeno il mio articolo ormai risalente ai primordi del nostro giornale MA QUALE BREXIT, LONDRA E DINTORNI SONO SOLO UNA IMPORTANTE PROVINCIA EUROATLANTISTA DAL REGIME FERREO. JULIAN ASSANGE NE E’ UNA VITTIMA. del 18 aprile 2019) non ci siamo mai dimenticati. Vorrei che gli pervenisse, attraverso la Rete, la nostra totale solidarietà e ammirazione per la sua testimonianza di Libertà e Verità.

Ebbene, entro domani l’Alta Corte di Londra dovrà decidere riguardo alla estradizione negli USA di Assange, malato e che rischia, per ben diciotto capi di imputazione (non ha ucciso o ferito nessuno, ma solo divulgato prove di crimini di guerra americani tramite gli ormai mitici Wikileaks) qualcosa come (in teoria) centosettantacinque anni di galera.

Insomma, la signora Stella Moris coniugata Assange ha affermato “ La sua vita è a rischio ogni singolo giorno che passa in prigione. Ma non si tratta solo dell’estradizione. Julian non avrebbe mai dovuto essere messo in carcere».

Dal 2012 al 2019 Assange trovò asilo nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra naturalizzandosi anche ecuadoregno, ma alla fine il piccolo stato sudamericano obbedì alle ingiunzioni angloamericane e Julian fu prima privato della cittadinanza salvatrice e poi vergognosamente espulso dall’ambasciata.

Ma Assange dove si trova, e verso dove dovrebbe essere estradato? In Russia o Cina, con estradizione verso Arabia saudita o Iran o Corea del nord?

Certo che no, il vulcanico giornalista si trova in Inghilterra e ne richiede (o ordina) l’estradizione al suo scondinzolante bulldog britannico il vendicativo, spietato governo statunitense. A ognuno le sue conclusioni.

A. Martino

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