TANTO TUONO’ CHE PIOVVE. ALLA FINE, PER IL GENERALE ROBERTO VANNACCI E’ ARRIVATO ANCHE IL REATO DI OPINIONE

Come nella migliore tecnica di repressione del dissenso, al generale Roberto Vannacci ora è mossa anche l’accusa, da parte della procura della repubblica di Roma, di “istigazione all’odio razziale”, non solo verso le persone di colore ma anche verso gli omosessuali.

Infatti, in questi casi è classico coniugare ipotesi di illeciti penali comuni (di solito malversazioni o odiosi reati a sfondo sessuale, come per Assange) a veri e propri reati di opinione andanti a mettere in discussione pilastri dell’ideologia di un regime.

Ed evidentemente, essendo il legislatore “in ritardo” come loro direbbero e nonostante il famoso naufragato DDL Zan, anche una ipotesi di “omofobia” si fa forzatamente rientrare nella fattispecie penalistica a sfondo razziale. Ciò recependo una denuncia di non so quale associazione, a cui magari, in altre circostanze, si sarebbe riservata l’iscrizione nel vagamente beffardo registro dei fatti “non costituenti notizia di reato”.

Queste le reazioni dei suoi avvocati, riportate da ANSA: L’unica istigazione fatta è alla riflessione e alla lettura. Nessuna istigazione all’odio. Anche Galileo Galilei è stato processato per le sue idee ma 300 anni dopo è stato ‘assolto’. Speriamo, per dati anagrafici, di risolvere questa vicenda prima“…… “mai nel libro sostiene che una razza sia superiore a un’altra, ma semplicemente si limita a criticare un eccessivo multiculturalismo estremo che, come abbiamo visto, alcune volte può causare problematiche anche molto serie”.

Il sostegno della Lega rimane inscalfibile, e Via Bellerio in una nota ritiene le imputazioni contro il generale Vannacci come “medaglie”.

A. Martino

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