TUCKER CARLSON HA INTERVISTATO ALEXANDR DUGIN, CHE DENUNCIA IL TENTATIVO “OCCIDENTALE” DI DISTRUGGERE L’IDENTITA’ UMANA E DI DISTRUGGERE I DIFENSORI DELLA UMANITA’ TRADIZIONALE.

Quando si dice che vi è sintonia con un filosofo o intellettuale. Avevo già capito ciò che Alexandr Dugin ha dichiarato nella intervista a Tucker Carlson, il famoso giornalista free lance trumpiano (già in scuderia a Fox news) che la scorsa settimana ha pubblicato sul suo sito una corposa intervista al grande filosofo russo ben noto ai nostri lettori Alexandr Dugin. Ciò in uno dei miei primi articoli dopo l’inizio delle ostilità russo-ucraine ( SU COME LA TRAGEDIA UCRAINA SI SPIEGHI, ANCHE E SENZA CHE EGLI LO IMMAGINI, CON LA MODERNISSIMA PATERNITA’ DEL PACIFICO TIZIANO FERRO. ALEXANDR DUGIN CE LO CONFERMA.) del 5 marzo 2022.

Carlson non è affatto nuovo a imprese giornalistiche extra main stream, basti pensare all’intervista un po’ docufilm al premier magiaro Viktor Orbàn, e soprattutto all’intervistona a Vladimir Putin di qualche mese fa. E’ probabile che negli stessi giorni di permanenza in Russia, Tucker Carlson abbia pure intervistato non solo il presidente della più grande federazione del mondo, ma anche il creatore di Telegram Pavel Durov.

In questa intervista, insomma, Dugin individua la causa della guerra russo-ucraina nella inevitabile lotta fra il transumanesimo occidentale assurto a sistema politico, e una visione molto più tradizionale dell’essere umano e del mondo quale quella veicolata da Vladimir Putin.

Il che è, a mio modesto parere, forse un po’ esagerato e in un certo senso semplicistico, dato che sono sempre e comunque motivazioni materiali, quelle che alla fine spingono gli stati al passo estremo della guerra. Ma è anche vero che quando a dividere è anche la Weltanschauung, ciò non aiuta certo a sanare le divergenze, anzi le allarga.

Ecco una sintesi concettuale di quanto affermato da Dugin nell’intervista a Carlson. Faccio inoltre notare che l’analisi duginiana, anche se da un punto di vista più laico e non metafisico, è in perfetta sovrapponibilità con quanto predicato dai vertici della Chiesa ortodossa russa (Patriarca Kiril in testa) circa la sussistenza di una guerra santa contro l’Occidente “satanista.”

Innanzitutto, il filosofo moscovita afferma che, addirittura (dico addirittura per i non critici dell’attuale ordine che potrebbero trovare tale affermazione delirante) le idee liberali occidentali stanno portando alla perdita dell’ ”identità umana”. Esse sottraggono inoltre all’individuo “qualsiasi tipo di identità collettiva….“Ciò ha portato ai transgender, alla comunità LGBT e a nuove forme di individualismo sessuale. Quindi, il sesso è qualcosa di facoltativo”. Per Dugin, le scelte di stile di vita LGBTQ+ non sono “una deviazione, ma un elemento necessario per l’attuazione e la vittoria di questa ideologia liberale”. E il traguardo di “questo processo di liberalismo significherà proprio l’opzione umana: potrai infine scegliere la tua identità individuale, se essere umano o non essere umano” e “questo ha un nome: transumanesimo, post-umanesimo, singolarità, intelligenza artificiale”.

Il giornalista statunitense ha chiesto al professor Dugin come egli spieghi tanto odio occidentale verso Putin, e la riposta è che Putin è un “leader tradizionale che contraddice l’agenda progressista globale……” Gli osservatori del campo progressista in Occidente lo hanno capito correttamente fin dall’inizio del suo governo, quindi questo odio non è tanto casuale, parte di questa russofobia e odio per Putin ha a che fare col fatto che qualcuno è pronto fino all’uso delle armi nucleari a resistere e difendere i valori tradizionali che si vogliono abolire”.

A. Martino

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