GLI IPOCRITI TORMENTI DEL SENATORE RENZI.

Personalmente, credo che il governo giallo-rosso si farà nonostante lo “sconcerto” di Nicola Zingaretti per le dichiarazioni di Luigi di Maio in queste ore, in cui questo parrebbe opporsi alla “sottomissione” del M5S ai poteri forti finanziari ed eurocratici.

E’ troppo ghiotta l’occasione per disfarsi (secondo loro) del sovranismo e populismo di marca salviniana, e addomesticare quello grillino fino a farne un cagnolino da salotto. Quando si ripresenta, a questi sciacalli-marionette del “partito di Bibbiano” ora accettabilissimo compagno di viaggio e poltrone romane, una occasione tanto insperabile?

Qualche grave errore tattico del Capitano, il rituale delle pensosità sul Colle più alto col risultato finale già chiarissimo e desideratissimo oltre confine, il cinismo di Renzi e del Giglio magico, lo sterile orgoglio e puntiglio di Di Maio sintomi di un piano già pronto : il gioco è fatto.

Certo, le vie del Signore sono infinite, e noi vorremmo tanto apparire degli uomini di poca fede ; perché qui ci troviamo dinanzi a una possibile emergenza nazionale, alla catastrofe della restaurazione del Pensiero Unico e della ripresa del cammino verso la sempre maggiore configurazione dell’ Italia come stato fantoccio del sistema euroatlantista (segnatamente come provincia eurocratica) . E l’ansia prestazionale da restaurazione di questi animi elevati è impressionante : vogliono smantellare in pochi giorni, appena tecnicamente possibile, i pur deboli argini alla deriva omosessualista e alla devastazione antropologica, vogliono una sanguinosa tassa patrimoniale da portare in dote ai crucchi in difficoltà , devono recuperare numericamente  gli sbarchi dell’invasione e sostituzione etnica arginata dal Ministro e vice premier Matteo Salvini (basti pensare che tra i papabili al Viminale figura addirittura il presidente di una onlus dedita alla “integrazione”).

Ma come accennavamo, i “bibbianesi”, come da loro registro saccente col dito puntato e il naso arricciato ( caratteristica davvero indisponente della nostra “sinistra”) fanno gli spiriti elevati e patriottici, e persino le vittime. E vorrebbero criminalizzare, essi “uomini e donne democratici e progressisti” il diritto del popolo a manifestare pacificamente contro l’ennesima manovra di palazzo che dovrebbe vederli al governo per la quinta volta in otto anni, non avendo vinto le elezioni, come coi governi Monti, Letta, Renzi, Gentiloni.

Sentite il “senatore semplice di Firenze” (cioè il burattinaio del “fratello di Montalbano”). “Mi auguro che il premier voglia scegliere i migliori, mettendo in sicurezza soprattutto i dicasteri più delicati a cominciare da Viminale e Tesoro. Salvini aizzerà le piazze contro il governo e al Viminale ci vogliono nervi saldi e un ministro degno di questo nome». Prosegue Renzi: «Dopo quello che è accaduto in questo mese mi aspetterei un grazie, non la richiesta di garanzie. Ho messo la faccia su un’operazione difficilissima per mandare a casa Salvini, che fino a qualche settimana fa sembrava invincibile. L’ho fatto perché il linguaggio e la postura degli ultimi mesi erano assurdi: pieni poteri, la pacchia è finita rivolto a delle donne violentate, le opacità nelle relazioni con la Russia o sui 49 milioni di euro. Fermare Salvini mi è costato umanamente molto perché per farlo abbiamo dovuto aprire ai grillini: e io ricordo la colata di fango che ho subito in questi anni tramite fakenews e diffamazioni».

Povero Matteo Renzi, come sta soffrendo, che travaglio interiore !

A.Martino

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