IL PENSIERO UNICO HA PAURA ANCHE DI QUALCHE NUOVO ALBERELLO A PESCARA. L’ ABORTO DOGMA INDISCUTIBILE E NEANCHE SFIORABILE.

Fortunatamente come in tutte le cose umane , qualche volta il Pensiero Unico mostra delle crepe, delle imperfezioni umane nel suo freddo monolite. E per qualcuno , vogliamo scommettere che la festa della donna 2020 è guastata da uno sfregio al dogma dell’ aborto? 

Che poi tale sfregio non vi sia , è un altro discorso : sono solo in ballo degli innocui , esili alberelli da piantare in ricordo dei bambini mai nati compresi quelli vittima ( od oggetto, se si preferisce ) di interruzione volontaria di gravidanza ex legge 194 , cioè aborto. 

Ma cosa mai è successo ? E’ successo che a Pescara due consiglieri della lista civica Pescara futura (centrodestra esprimente il sindaco Carlo Masci) , cioè Adamo Scurti e Sabatino Andreelli , abbiano presentato una mozione di impegno della giunta a piantare un albero per ogni bambino mai nato ( per qualunque motivo egli non sia venuto alla luce) . Una bella idea : tenera, umana prima ancora che cristiana , in punta di piedi , che non stigmatizza nulla e nessuno ma fa solo indignare chi conosce , più che umanità, ideologia. Ed è successo che tale mozione sia stata votata da ben quattro consiglieri di centrosinistra (Marinella Sclocco già candidata sindaco , Stefania Catalano , Giacomo Cuzzi , Mirko Frattarelli ) . 

I quattro subito coinvolti in polemiche dal contenuto politicamente intimidatorio e alquanto fanatico, hanno ribadito le loro storie personali e collocamenti culturali e ideologici in gran parte agli antipodi ad esempio di noi de L’ Ortis (direi addirittura antropologicamente) , eppure la sensibilità per la culla vuota , il dramma di un esserino che è vita , non una ciste particolarmente strutturata , hanno voluto concretizzarla . Tanto di cappello all’ onestà intellettuale e complimenti per il coraggio eretico. Oltretutto , la dottoressa Marinella Sclocco non può certo essere tacciata di scorrettezza politica in generale , prima di questo scivolone (tale per la sinistra pescarese più bellaciao e pasdaran) : basti pensare a come mise in difficoltà l’ anno scorso il sindaco Masci , con la questione della cittadinanza onoraria a Liliana Segre . 

Ma sta di fatto che , come riferisce il quotidiano pescarese Il Centro , ben 18 associazioni hanno condannato la mozione . Ha dichiarato Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione comunista : “ Indigna ancor di più che questa mozione contro la legge 194 e di colpevolizzazione delle donne sia stata votata da consiglieri di centrosinistra….”. 

Il caso induce due considerazioni , o meglio conferme di quanto diciamo praticamente da quando L’ Ortis è nato .  

1) Il Pensiero Unico politicamente corretto è una ideologia talmente totalitaria da assomigliare a una vera e propria religione : contestarne anche uno solo degli aspetti o dogmi , o esternare qualche comportamento od orientamento non conforme equivale a una eresia, da stigmatizzare e condannare duramente onde non compromettere la purezza dottrinaria e non ingenerare dubbi nella massa dei credenti. Per la verità, oggi, nella Chiesa (post)cattolica non si parla più di eresia anzi lo stesso papa auspica di mettere in subordine le questioni dottrinarie e morali : si potrebbe quindi affermare che tale impostazione culturale e ideologica, per chi dovrebbe essere alfiere di libertà anche di pensiero, suona non solo contraddittoria ma anche , paradossalmente e pateticamente , retrograda. Vale a dire, cioè : se io fossi, che so, un fervente europeista e attivista LGBT ma mi scappasse qualche considerazione sulla “guerra civile” non parlando di “resistenza” sarei esecrato e iscritto d’ ufficio nell’ albo dei “fascisti”, e ritenuto un soggetto culturalmente “in errore” e da rieducare.  

2) l’aborto , più che un diritto di scelta per la donna ( il più drammatico, irrimediabile e amaro possibile ) , per il mondialismo di cui il Pensiero unico è il catechismo , rappresenta un dogma neanche sfiorabile , e non discutibile neanche indirettamente .  

A.Martino  

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