SIAMO SEMPRE CON LA FRANCIA DEL DISSENSO. GRIDA DI “LIBERTE'” A DESTRA COME A SINISTRA, E SUSSULTI DI ORGOGLIO CATTOLICO A LOURDES.

Nel giorno di, sembra, circa cento manifestazioni in città francesi, “Le pass ne passe pas”, il pass non passa, scandiscono i dissidenti francesi.  Dopo la decisione di Emmanuel Macron di rendere obbligatorio il cosiddetto green pass per partecipare alla vita sociale “come prima” (fruizione di mezzi di trasporti compresa), sono state organizzate diverse manifestazioni di protesta da Parigi a Marsiglia, da Bordeaux a Lille. In tutto il Paese previsti un centinaio di raduni. “Le pass ne passe pas”, il pass non passa, scandiscono i dissidenti francesi con efficace gioco di parole.

”Abbiamo fatto un appello a manifestare per dire no al pass sanitario’’ spiega Maxime Nicolle, uno dei volti storici del movimento dei gilet gialli tornato alla ribalta dopo essere quasi scomparso. ”È un movimento di cittadini stufi di essere trattati come bambini e stanchi delle troppe restrizioni alle loro libertà’‘, spiega Nicolle che aggiunge: ”Sono personalmente favorevole alle vaccinazioni per le persone a rischio, per le persone più vulnerabili, ma sono contrario al tentativo di suscitare una paura collettiva. Ho 33 anni, non ho problemi medici. Non porto la mascherina ma rispetto il distanziamento”.

E intanto l’Emmanuel nazionale, nella sua puntatina elettorale a Lourdes, si è preso ieri il suo bel “vaffa” dove, in una certa logica di innocuità dei devoti e degli ultimi cattolici, oltretutto in gran parte come da sondaggi in lui elettoralmente fiduciosi, meno te lo aspetteresti.

Grida come “che fai qua, ateo?” fanno pendant con lo schiaffo di circa un mese fa con grido di battaglia dei soldati del Re. Vi è una Francia profonda, minoritaria quanto si vuole, ma stufa di subire e di obbedire,  e di complessi di inferiorità verso il tecnomassonismo ora rafforzato dalla dittatura sanitaria.

Ma anche sul versante tradizionalmente definibile “sinistro” si alza la testa e si osa contestare: “Si crea una società del controllo permanente che è insopportabile e totalmente abusiva. È il momento di rinsavire”, dice Melenchon di Francia non sottomessa, sottolineando con semplicità che “l’introduzione del pass sanitario non è una misura come le altre”.

A. Martino

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