GIUSTIZIA DELL’ALTRO MONDO!

Andreotti avrebbe certamente detto: << a pensar male si fa peccato ma quasi sempre si indovina >> e la notizia della morte per suicidio del dottor Giuseppe De Donno – di anni 54, pneumologo presso l’ospedale di Mantova, salito agli onori delle cronache per aver salvato 58 malati terminali da Covid, usando il plasma iperimmune, cioè quello ottenuto da donatori che hanno avuto il Coronavirus ed hanno sviluppato i relativi anticorpi – è una notizia che certamente fa palio con gli altri terribili avvenimenti di questi giorni (green pass e vaccinazione dei minori) e che quindi ci fa sobbalzare dalla sedia non tanto per  il tragico evento ma per come esso sia accaduto.

Infatti, se le fonti ufficiali parlano di suicidio, mentre altri personaggi noti, critici come noi nei confronti della gestione dell’emergenza sanitaria, parlano di istigazione al suicidio e precisamente, ad essere di questo avviso, troviamo:

  • Alessandro Meluzzi, lo psichiatra per il quale: <<  De Donno è morto perché non era uno di loro >>;
  • Maria Giovanna Maglie, la giornalista secondo la quale: << Troppe calunnie, insulti, irrisione dei colleghi durante i vari talk tv >>;
  • Red Ronnie, il presentatore del mitico Roxy Bar, il quale ha affermato: << Lo hanno lasciato solo, e così lo hanno uccisso >>.

Noi de l’Ortis propendiamo nettamente per il vero e proprio omicidio.

In altri termini, secondo noi, qualcuno, mandato dai poteri forti, ha pensato bene di tappare per sempre la bocca del medico mantovano.

Motivo?

In questo momento di svolta epocale il sistema non può tollerare nessuna voce fuori dal coro e questo perché, come hanno dimostrato le manifestazioni del 24 luglio – nonostante per lungo tempo vi sia stata una narrazione a rete unificate e unidirezionale, e gli spazi per il dialogo e l’incontro, sono stati adeguatamente inibiti – un gran numero di persone ragiona ancora con la propria testa.

A tal riguardo è bene ricordare che la Variante Delta, ultima mutazione del vecchio Coronavirs, è molto resistente ai vaccini creati per sconfiggere il Covid-19 e ciò lo sappiamo osservando i dati dello Stato d’Israele dove, benché siano tutti vaccinati, il virus sta mietendo molte vittime. Così come fa riflettere il dato in controtendenza della Gran Bretagna che dopo l’apertura ha visto un calo dei contagiati.

Dunque se quest’autunno, cosa che le autorità già sanno, il Covid imperverserà nuovamente nonostante le vaccinazioni di chi sarà la colpa? Sarà il caso forse di trovare cure alternative?

Ebbene per queste due domande il sistema ha già pianificato delle risposte a suo modo di vedere “adeguate”:

  1. La colpa è dei non vaccinati! (così con il green pass sarà più semplice dare all’untore …);
  2. Le cure alternative come il plasma iperimmune non ci sono e non ci saranno mai giacché De Donno (sempre secondo loro) è morto a causa della vergogna sorta in conseguenza delle troppe stupidaggini da quest’ultimo affermate.

A dare luce e verità, alla morte del povero De Donno dovrebbe essere la magistratura italiana, ma noi, a differenza degli altri, non confidiamo nella giustizia di questo mondo, ma, semmai, in quella dell’altro!

Lorenzo Valloreja

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