COME UN COLPO DI CANNONE 16PT: I POPOLI SIANO PIENAMENTE PADRONI DEL PROPRIO DESTINO, COMPRESI GLI AFGANI – ITALIA FUORI DALLA NATO

Premesso che l’occidente non può fare dietrofront sullo sgombero delle proprie forze armate dall’Afghanistan, altrimenti coglierebbe il rischio di perdere quel minimo di credibilità internazionale che gli è rimasto, non può neanche permettersi che l’ISIS prenda nuovamente piede lì, ed allora cosa fare?

Certo, non siamo mai stati teneri con Conte, ma questa volta “l’avvocato degli italiani” ha ragione: bisogna dialogare con i talebani e badate bene, ho usato appositamente il termine dialogo e non trattare.

D’altronde, con gli studenti coranici, il mondo occidentale dialoga dai tempi dell’amministrazione Trump e altrettanto hanno fatto la Cina e la Russia che anzi sono riuscite a trasformare l’emergenza talebana in un loro punto di vantaggio.

La “Lezione Afghana” dovrebbe insegnarci che non si può esportare la democrazia non solo con la forza,  ma neanche con le opere: semplicemente, ogni popolo dovrebbe essere lasciato libero di vivere secondo i propri usi e costumi nel modo istituzionale che più li aggrada.

In fondo non si è sempre detto che il mondo è bello perché è vario?

Ed allora dobbiamo smetterla di vestirci di buonismo e pietismo: gli italiani siano tali nella loro terra, attraverso la propria lingua, la propria religione, la propria cultura e tutto il resto e facciano altrettanto i francesi, i russi, gli americani, gli afgani ed ogni altro popolo di questo mondo.

Nessuno deve imporre nulla a nessuno.

Ciò significa basta con questa globalizzazione forzata!

Se il popolo afgano non è d’accordo con la società che vogliono costruire i talebani allora è giusto che si ribelli anche con la forza contro coloro i quali non rispettano la volontà della maggioranza della popolazione.

Non’è scappando che si può risolvere il problema! Questo è l’unico vero valore occidentale che siamo riusciti ad instillare in questo popolo, la fuga … e lo dico con molta franchezza e spirito critico, anche verso la mia gente: Come possiamo cambiare questo Paese se alla lotta:

  • I pensionati preferiscono fuggire in Portogallo;
  • I giovani preferiscono fuggire a Londra;
  • Gli occupati preferiscono tacere;
  • I disoccupati preferiscono il reddito di cittadinanza
  • E così via …

Non è facile neanche per me restate in Italia, come non lo è per ognuno di voi, per l’asfissiante burocrazia, per il regime fiscale alle stelle, per il green pass e tutto il resto … eppure io resto perché questa è la mia Patria e voglio cambiarla in meglio per me, per i miei figli, per i miei nipoti e per tutti coloro che verranno, dopo di noi, tra centinaia e centinaia di anni.

Quindi è il popolo afghano che in casa propria, da sé stesso, deve decidere che futuro costruirsi e non fuggire dal proprio Paese.

Altra cosa è quando, invece, non i talebani, ma, l’ISIS, vuole portare la spada in casa nostra. È solo a quel punto che bisogna attrezzarsi, come infatti è stato fatto, mesi fa, in Afghanistan con una strana coalizione che ha visto insieme, Americani, Governo di kabul e Talebani, e come già e stato fatto anche in Siria dove, Russia e Stati Uniti hanno contribuito alla sconfitta dell’ISIS.

Ora, se a Kabul, come è giusto che sia, a questo punto, dovremo delegare talebani, russi e cinesi ed usare gli iraniani in chiave antitalebana qualora questi ultimi pensassero di fare qualche scherzetto dell’ultimo secondo, è altresì evidente che l’occidente non può continuare a fare il gradasso con:

  • Le sanzioni alla Russia;
  • Il caso Navalny;
  • La questione Ucraina;
  • Le sanzioni all’Iran;
  • L’occupazione della parte orientale della Siria.

In altri termini, quindi, gli Stati Uniti devono darsi una bella ridimensionata, dall’altro lato però, come italiani, dobbiamo comprendere che è arrivato inequivocabilmente il momento non di dare vita all’esercito europeo quanto di Uscire dalla NATO e tornare ad essere pienamente padroni del nostro destino.

Impegnare quindi, in altri termini, le nostre truppe, solo quando e dove lo riterremo strettamente necessario.

Per meglio comprendere questo passaggio vi invito caldamente alla lettura del mio ultimo libro: “USCIRE DALL’UNIONE EUROPEA – Opportunità VS. Pregiudizi”, edito dalla Armando Editore ed acquistabile su tutte le piattaforme da Amazon a IBS, così come in tutte le migliori librerie.

Infatti il terzo capitolo di questo testo, più di 100 pagine, è totalmente dedicato al tema del perché l’Italia debba necessariamente uscire dalla NATO.

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