FANPAGE E’ SOLO UN COMMANDO DEL GIORNALISMO MAIN STREAM, O UNA NUOVA STASI AL TEMPO DELLA DITTATURA SANITARIA?

Dato che so bene che ai bellaciao partenopei di Fanpage.it è riservata molta, tanta considerazione e si chiude un occhio anzi entrambi, su tanti aspetti della loro attività da chi di dovere, mi sono guardato dall’ incorrere in qualche accusa di violazione del silenzio elettorale e quindi non avevo finora commentato la “polpetta avvelenata” nei confronti della destra milanese.

Se infatti lor signori per ben tre anni, possono spiare e violare la privacy di persone incensurate e dei loro dialoghi privati rubando immagini e voci di persone inconsapevoli, figurati se a un giornalista di una testata piccola, brutta e sporca (in quanto sovranista e dissidente) si farebbe mai passare una simile imprudenza.

La circostanza elettorale, da parte di questi avvoltoi del buco della serratura, è stata sfruttata magistralmente: danneggiare Fratelli d’ Italia a poche ore dal silenzio elettorale (questa strana istituzione forse prettamente italica), e rendere quasi impossibili le repliche.

Spacciare una falsa identità per infiltrarsi, spiare, tradire ingenue fiducie, purtroppo facili in ambienti di destra che smaniano per “conoscere”, accreditarsi in salotti buoni, spesso dal canto loro pure millantando e spacconando. Violentare le “vite degli altri”, come dal titolo del bellissimo film del 2006 sulla polizia politica della “Stasi” della Germania comunista.

Circoli esoterici, massoneria “di destra”, ammiratori di Hitler…paccottiglia ridicola al massimo parallela al satanismo e ai salotti buoni della borghesia radical chic propedeutici a cooptazioni nel Bildelberg e affini. Ma qui, tutto ovviamente è perdonato, no? C’è la “privacy”, ci sono prestigiose “personalità della società civile” copertissime proprio dai media main stream di cui fanpage è solo un commando, un plotone di fucilieri assaltatori foraggiatissimo e attrezzatissimo.

In quanto alle goliardate sessuali peraltro puramente verbali, beh lasciamo stare….

Lavatrici di black: ma come mai si beccano con i vari Panama paper e l’ultima appendice dei giorni scorsi, il re di Giordania, persino una presunta “amante di Putin” ma mai un papavero italiano o che in Italia fa soldi? Ma come mai, l’Italia che purtroppo figura tra i paesi mondiali a più alto tasso di corruzione, non figura mai in quelle liste peraltro di discutibile credibilità? Come è ben coperto, il nostro establishment….

In quell’ infiltrarsi per anni in un ambiente politico, che richiama le operazioni sotto copertura delle forze dell’ordine tra mafiosi e spacciatori di droga, innanzitutto mi sovviene la natura profondamente, determinatamente, rancorosa e fanatica di un giornalista che la compie.

Definirlo Giuda è errato: Giuda Iscariota era Giuda Iscariota, il suo tradimento fu premeditato al massimo qualche mese, quell’ infiltrato invece mi dà piuttosto l’idea di un killer morale.

Interrogativo inquietante: e se a un soggetto di questi fosse ordinato di avvelenare, intossicare, rubare, rovinare la propria posizione lavorativa o imprenditoriale? Il cittadino “sgradito” ha reali tutele dinanzi a queste intrusioni nel suo mondo di interessi, cerchie amicali, militanze? E poi mi chiedo: chi realmente copre e organizza tutto questo, magari pronto a intervenire fisicamente in difesa dell’infiltrato se le cose si mettano male? Quali fondi sono utilizzati? Come fa un giornalista, a dedicarsi per tre anni prevalentemente se non esclusivamente, a un solo bersaglio? Questo infiltrato nel covo di biechi fascisti, sicuramente, ha messo in mostra un mondo cinematografico e fittizio di contatti suoi, documenti e legittimazioni, comparsate di presunti “amici potenti”. Non vi sembrano queste, tecniche più da servizi segreti che giornalistiche?

Un consiglio. Se siete dei pubblici dissidenti, se appartenete a sodalizi oppositivi o alternativi, se partecipate a iniziative sgradite alla Sinistra o alla dittatura sanitaria, non accettate “caramelle dagli sconosciuti”.

A. Martino    

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *