PESCARA CITTA’ DEL GRANDE FRATELLO PIU’ CHE DI D’ANNUNZIO

La popolazione di Pescara sfiora i centoventimila abitanti, area metropolitana esclusa. Non pochi per un capoluogo di provincia in semi diarchia di capoluogo regionale con la “sorella” abruzzese eterna rivale L’Aquila, ma neanche milioni.

Eppure, si appresta a diventare tra le città italiane a maggiore densità di telecamere di sorveglianza. L’ undici novembre, addirittura, si apprende che vi sarà una cerimonia di inaugurazione di ben 332 apparecchi, tra vecchi rimessi in sesto e nuovi. In Abruzzo almeno (non so se anche nel resto d’Italia) San Martino di Tours è bizzarramente considerato patrono dei cornuti, e questo santo-soldato dell’epoca di Diocleziano è onorato proprio l’undici novembre: un riferimento ai traffici coniugalmente illeciti che questi occhi elettronici potrebbero sventare?

Sempre nella città dannunziana, dove più che pioggia nel pineto sembrano abbattersi sul cittadino multe e voyeurismo legalizzato, d’altronde, da più di un anno proliferano autovelox-trappola e semafori “intelligenti” pronti a multare anche chi passi, incolpevolmente e sfortunatamente, mentre scatta non solo il rosso ma anche il giallo: tanto vale fermarsi già col verde!

Apprendiamo ulteriormente, che 162 sono gli apparecchi preesistenti, e 170 le telecamere nuove, di cui 11 “specializzate” in lettura delle targhe. E altre 81 telecamere esistenti in sala controllo saranno “integrate”. Nella stessa “control room” (un po’ d’ inglese fa tanto “international”) 9 schermi lcd da 55 pollici e 4 postazioni con due schermi da 32 pollici di gestione tecnica e visione, server e controserver vari, oltre che (ci dice un foglio locale) “un sistema elettronico in grado di segnalare eventi particolari”.

A quando una bella squadriglia di droni? A breve, non ne dubitiamo: a meno che già, segretamente, non operi.

L’ invito al sottosegretario agli Interni per la inconsueta cerimonia inaugurale (il Grande Fratello sarà probabilmente benedetto dal locale presule (post)cattolico) non lascia dubbi sulla natura di laboratorio dell’iniziativa del Comune di Pescara, di sicuro già presente in nostre più grandi città ma raramente in modo così massiccio, dispendioso e massicciamente proporzionato alla popolazione.

La Cina è sempre meno lontana, anche se lì sono già alle telecamere che esigono l’accensione dello smart phone per verificare il “punteggio civico” del passante che potrà essere facilmente individuato e localizzato con intuibili conseguenze.

A. Martino

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