LA TRASFORMAZIONE DELLA DEMOCRAZIA IN DITTATURA E POI IN TIRANNIA INIZIA IN ITALIA ED ARRIVA IN EUROPA?

Più che un articolo, questo nostro pezzo vuole essere un ripasso di ciò che abbiamo forse studiato e che mai pensavamo potesse servirci per descrivere la trasformazione che sia l’Italia, quanto la non tanto amata Europa, sembra stiano subendo.

Forse si sta trasformando la democrazia, in una vera e propria tirannide, passando per la dittatura?

È ovvio che né il tiranno né il dittatore, si considereranno mai tali, perseguendo chi li apostrofa di tali termini, considerati epiteti, ma è proprio quello il segnale che li colloca in quelle aree. Ma per comprendere meglio ciò, è necessario investire un minimo di tempo per rinfrescare la nostra memoria, o imparare il significato delle parole.

A tal fine, scomodiamo il rinomato Dizionario Enciclopedico Treccani, togliendo così la possibilità di errori di interpretazioni.

Vi invitiamo a leggere tutto, prima delle conclusioni finali, che vi indurranno a riflettere liberamente.

DEMOCRAZIA:

Forma di governo in cui il potere risiede nel popolo, che esercita la sua sovranità attraverso istituti politici diversi; in partic., forma di governo che si basa sulla sovranità popolare esercitata per mezzo di rappresentanze elettive, e che garantisce a ogni cittadino la partecipazione, su base di uguaglianza, all’esercizio del potere pubblico: paese retto a d.; instaurare la d.; d. diretta o plebiscitaria, quando il potere è esercitato direttamente da assemblee popolari o mediante plebisciti; d. indiretta, rappresentativa, parlamentare, quando il potere è esercitato da istituzioni rappresentative. D. popolare, espressione con cui veniva indicata genericamente l’organizzazione politico-sociale dei paesi socialisti dell’Europa orientale e, in senso più ampio, di tutti i paesi socialisti. b. estens. Paese retto democraticamente: le d. moderne, le d. dell’Europa occidentale. 2. La dottrina stessa, come concezione politico-sociale e come ideale etico, che si fonda sul principio della sovranità popolare, sulla garanzia della libertà e dell’uguaglianza di tutti i cittadini; anche l’applicazione pratica di tale dottrina, e l’insieme delle forze politiche che la sostengono: operare per il trionfo della d.; una d. in lotta contro i regimi totalitarî. D. Cristiana, movimento politico sviluppatosi alla fine del sec. 19° da precedenti forme di cattolicesimo sociale e affermatosi poi come partito in Italia e anche in altri paesi europei ed extraeuropei. D. elettronica, l’utilizzazione delle nuove tecnologie elettroniche, spec. Internet, al fine di favorire la partecipazione dei cittadini alle decisioni che li riguardano in quanto tali e, ancora, di garantire la trasparenza nella gestione della cosa pubblica e la correttezza nella trasmissione delle informazioni. 3. non com. Comportamento democratico, cioè affabile e cordiale, nei rapporti con i dipendenti e le persone di condizione sociale più modesta, determinato soprattutto da rispetto per i loro diritti e il loro lavoro: dare prova di democrazia; la sua d. non è una maschera ma è veramente spontanea.

DITTATURA:

Regime politico caratterizzato dalla concentrazione di tutto il potere in un solo organo, rappresentato da una o più persone, che lo esercita senza alcun controllo da parte di altri (d. militare, fascista, comunista; instaurare, abbattere la d.). 2. Con significato più ampio la parola dittatura indica un’imposizione dispotica e intransigente della propria autorità (ribellarsi alla d. del proprio direttore, della propria famiglia), 3. o anche il dominio incontrastato di una persona, di una categoria ecc. in un determinato ambito (la d. letteraria del Bembo nel Cinquecento; la d. della grande industria, dell’alta finanza). 4. Infine, nella Roma antica, la dittatura era la carica e l’autorità di dittatore, e anche la durata di questa carica (la d. di Cincinnato; assumere, deporre la d.).

TIRANNIA:

Governo di un dominatore assoluto. Per Platone era la peggior forma di governo, quella in cui il sovrano esercita il potere tramite la paura e commettendo atti abnormi; per Aristotele rappresentava la degenerazione della monarchia, in cui il sovrano persegue il proprio interesse anziché quello collettivo. Connotata in seguito come infrazione della ‘legge naturale’, nel pensiero cristiano la t. fu concepita come violazione della legge divina, dando vita alla riflessione sulla legittimità del tirannicidio. Il concetto di t. passò infine a designare ogni forma di potere arbitrario e illimitato (anche da parte del popolo o della maggioranza in un regime democratico in cui non vengano rispettati i diritti individuali).

(fonte Treccani)

Avendo ben chiaro il significato dei singoli termini, è possibile evidenziare piccoli, o grandi, segnali, secondo la propria valutazione, che potrebbero sancire il passaggio da uno stato all’altro.

Da democrazia a dittatura: Quando un Presidente, (Relata Refera) indicato impropriamente come Re D’Italia, impose delle discutibili scelte politiche, costringendo per di più l’Italia ad una guerra assurda contro la Libia, benché il nostro Paese potesse esimersi da tale gravoso compito, come, d’altronde, fecero tanti altri Nazioni Europee. Per di più, il Presidente in questione, noto anche per la sua avversità verso quei Governi ad egli non allineati, è stato l’unico Capo dello Stato italiano ad andare oltre il “normale” settennato.

Da dittatura a tirannia: Dopo aver consolidato la dittatura nella sua Nazione, oramai totalmente annessa all’entità più ampia chiamata Unione Europea, l’organizzatore di un inutile e fallimentare G20, ridotto a 18, riceve l’investitura da tiranno da parte di un Presidente di una Nazione d’Oltre Oceano il quale sembra essere poco amato e stimato dal suo Paese, a causa di elezioni controverse, cui si vocifera, nulla di certo, ovviamente, di un aiutino controverso, da parte di qualche Stato, forse l’unico annesso totalmente all’Europeo stato. “Hai fatto un buon lavoro“, è la frase che, l’illustre Presidente, forse senza poi tanto lustro, ha voluto porgere all’organizzatore del fallimentare ed insignificante evento, promuovendolo a ruolo di Tiranno. Questi, con le sue ingiunzioni imposte nell’ex Stato Sovrano di sua provenienza, poi allargato a tutti gli altri Stati a cui imporrà la sua tirannia, lo farà forse in nome dell’ Europa? Non a caso a meno di un mese, assistiamo allo stravolgimento e alla violazione di ogni libertà, iniziando dalla limitazione al lavoro, principio fondamentale di ogni dignità umana, ed alla limitazione di frequentazione di luoghi e territori. È così, attraverso la salute, dominata dalla paura, il tiranno  imprime la dominazione assoluta ed il controllo monetario ed economico. Esercita il potere di vita e di morte dei propri sudditi. Chissà cosa direbbe Platone, il quale riteneva che la tirannia fosse la peggior forma di Governo dato che, in questo caso il Sovrano esercita il potere tramite la paura e commettendo atti abnormi.

Non potendolo chiedere a lui, oramai scomparso da qualche migliaio di anni, ci limitiamo ad immaginarlo.

Ettore Lembo

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