IDDIO CREÒ L’ITALIA SCHIAVA DI ROMA, NON DEI TURCHI E MEN CHE MENO DEI FRANCESI … DUNQUE, COSA CI STIAMO A FARE PIÙ NELLA NATO E IN EUROPA?

Lo so cari lettori,volenti o nolenti, il Covid ha attirato, praticamente, tutte le vostre attenzioni: sui giornali, in tv, in internet, non si parla d’altro, ma non esiste solo questa tematica. Il mondo, sapete, con o senza la pandemia, va ugualmente avanti.

Così, mentre tutti noi eravamo presi dall’eterna discussione sul Green Pass ed i Vaccini, c’è chi nel Mediterraneo gioca a fare la potenza a scapito dell’Italia.

Chiaramente, date le premesse, potete certamente immaginare che stiamo parlando della Turchia di Erdogan … ma non solo …

È di queste giorni, infatti, l’annuncio di un rinnovato e maggiore accordo di cooperazione bilaterale, in ambito militare, tra Ankara e Madrid riguardo la realizzazione di una Superportaerei e l’acquisto di un sottomarino  da parte della Turchia.

Già in passato, infatti, la Spagna aveva venduto ad Erdogan la nave anfibia Juan Carlos I, poi riconvertita dal “Sultano” in nave d’assalto e rinominata TCG Anadolu (L-400).

Per questa ed altre notizie non sono mancate le rimostranze di Atene, da sempre ai ferri corti con la “Sublime Porta” e non deve neanche passare inosservato il Trattato del Quirinale con il quale, Mario Draghi ed Emmanuel Macron, tra il 25 ed il 26 di novembre del corrente anno, dovrebbero sottoscrivere un trattato di cooperazione più stringente, in chiave antitedesca per ciò che concerne l’austerity e in chiave antiturca per ciò che riguarda lo scacchiere mediterraneo.

Questo accordo, che letto superficialmente potrebbe farci cantare vittoria, in realtà nasconde un’insidia non indifferente per il nostro Paese: è sottoscritto infatti da due Paesi con diverso peso geopolitico o con interessi configgenti in tutti i quadranti del globo terracqueo.

Ciò comporterà, in altri termini, un rapido assoggettamento dell’Italia alla Francia, declassandosi  così dal ruolo di “Potenza Regionale” a quello di vero e proprio “Stato Fantoccio”.

Ma analizziamo la questione nei dettagli:

  1. A seguito della Guerra alla Libia l’Italia ha perso il proprio ruolo nel Mediterraneo Centrale ed è diventato sempre più un guardaspalle di Parigi. Ciò l’abbiamo visto con:
    1. L’invio delle nostre truppe in Mali;
    2. Con la cessione di 316 Kmq di acque territoriali ai nostri cugini d’oltralpe;
    3. La questione dei migranti bloccati a Ventimiglia;
    4. Con la volontà dell’Eliseo di sostituire in Magreb l’ENI con la propria connazionale Total.
  2. A seguito della deindustrializzazione del nostro Paese e successivo decadimento il settore agroalimentare d’oltralpe:
    1. Ha fatto letteralmente man bassa di un’infinità di aziende italiane;
    2. Vuole imporre il cosiddetto Nutri-score per danneggiare le nostre produzioni di qualità;
  3. A seguito della fine del mandato della Merkel, il Presidente Emmanuel Macron, fortemente in crisi presso il proprio elettorato, intravvede nella fine del regime di austerity imposto dai “Paesi Frugali”, dietro i quali si cela la Germania, la possibilità di lenire le critiche in Patria per il proprio operato, critiche che, al di là della propaganda, sono vivissime anche in Italia e nello specifico verso il Governo Draghi (plasticamente l’opposizione all’Esecutivo Draghi lo si vede nelle tantissime manifestazioni antigreen pass che vengono organizzate non solo per protestare contro la gestione dell’emergenza sanitaria ma anche per criticare il Governo dell’Ex Presidente della BCE).

In definitiva quindi, ciò che si sta per compiere con il Trattato del Quirinale non è un’alleanza per tutelare gli interessi Franco/Italiani, ma per garantire solo ed esclusivamente i diritti di Parigi.

La fine dell’austerity, ora che sono ormai prossime le elezioni Presidenziali per scegliere il nuovo inquilino  dell’Eliseo, serve più a Macron che a Super Mario così come una posizione antiturca nel Mediterraneo è più utile alla Francia che all’Italia in quanto, Roma:

  • È ormai fuorigioco dalla Libia mentre Parigi sta per esserlo se Erdogan continuerà ad essere presente a Tripoli;
  • Insieme alla Spagna, fornisce ad Ankara più del 43% delle importazioni riguardante materiale bellico. Una cifra non indifferente data la nostra attuale condizione.

In altre parole gli impegni che stiamo assumendo non sono per nostra volontà ma perché anche questa volta vogliamo farceli imporre e ciò è vero perché abbiamo una classe dirigente che non crede nella Patria ma nella liquidazione della stessa.

Tutto ciò non fa altro che rinforzare la nostra teoria in merito al reale peso ininfluente dell’ex Presidente della BCE sullo scacchiere internazionale.

Infatti, mentre tutti i giornali italiani dipingevano  Super Mario come l’Uomo della Provvidenza, successore naturale di Frau Merkel e pertanto condannavano Bruxelles ad un periodo inevitabile di “cattività italiana” durante la quale ogni Cancelleria del Vecchio Continente avrebbe chinato la testa di fronte il nostro Presidente del Consiglio, noi de l’Ortis sottolineavamo che tanta considerazione era solo frutto della nostra autoctona informazione dopata. Prova ne è che, se così non fosse, Palazzo Chigi, acclarato il fatto che non esiste né l’UE (dato che ognuno gioca per se), né tantomeno la NATO (dato che con una Superportaerei la Turchia sarebbe in grado, pur facendo parte dell’Alleanza Atlantica, di colpire agilmente i nostri aeroporti presenti sulla penisola e i nostri obbiettivi strategici), dovrebbe mandare tutti al diavolo e rivedere completamente il proprio assetto internazionale.

Si tenga altresì presente che l’Eliseo ha siglato un accordo con Atene con il quale si impegna  ad assistere militarmente la Grecia nel caso di attacco da parte di un terzo paese, anche se appartenente alla NATO, cedendo altresì agli Ellenici delle fregate ed un lotto di Rafale.

Dunque, siamo d’innanzi alla Guerra per procura e noi ci stiamo per cadere senza trarne alcun beneficio.

Ad onor del vero voglio tirare in ballo anche qualcosa di irrazionale che sembra ricalcare ciò che si sta per prospettare.

Secondo Nostradamus: La grande guerra inizierà in Francia e poi tutta l’Europa sarà colpita, lunga e terribile essa sarà per tutti… poi finalmente verrà la pace ma in pochi ne potranno godere” … ed ancora: “Roma sparirà e il fuoco cadrà dal cielo e distruggerà tre città. Tutto si crederà perduto e non si vedranno che omicidi; non si sentirà che rumori di armi e bestemmie. I giusti soffriranno molto. (…) Roma perderà la fede e diventerà il seggio dell’Anticristo”.

Per la serie: “non è vero … ma ci credo!”

Ma, a parte gli scherzi, è evidente che grazie alla nostra smania di seguire l’europeismo più bieco e cieco, così come quello di legarci mani e piedi alla NATO, stiamo imboccando un sentiero tremendo.

L’alleanza tra la Turchia e la Spagna mostra che la nostra teoria delle alleanze tra Paesi lontani e con sfere d’influenza completamente divergenti, è la migliore; dunque:

  • Cosa aspettiamo ad allearci con la Russia?
  • Perché, pur costandoci un occhio della testa restiamo nella NATO?
  • Perché continuiamo a vendere armi, a lasciare agibilità alla Turchia quanto essa è il nostro principale nemico?
  • Perché forniamo rinforzi alla Francia?
  • Perché non costruiamo una marina 10 volte più potente quella che abbiamo e riconquistiamo il nostro ruolo nel Mediterraneo?

Semplice perché il nostro Paese è si in attesa di un uomo della Provvidenza ma di uno che ci liberi dal giogo straniero e non che ci finisca ad assoggettare alle potenze estere.

Lorenzo Valloreja

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