MA E’ MAI POSSIBILE CHE PIU’ DI 8 MILIONI DI ITALIANI SIANO DEFINITI, INPUNEMENTE, IDIOTI?

Non si può che prendere atto che milioni di Italiani  vengano quotidianamente additati in vario modo per le loro libere e legittime scelte, non gradite ad un discutibile governo che sembra ogni giorno di più non avere alcun rispetto delle volontà popolare e del popolo.

Milioni di cittadini, additati, apostrofati e considerati come untori, egoisti ed assassini.

Rimaniamo perplessi quando queste parole vengono proferite o lasciate intendere dalle massime cariche delle Istituzioni, come spesso si rileva, e deve fare riflettere sul particolare clima che il popolo Italiano sta vivendo.

Parole non certo consone e che sembrerebbero aver dato il “la” alla comunicazione generale, Così, da legittimare tutti i principali programmi di intrattenimento, che oggi sembrano avere tutti un solo tema di discussione.

Facciamo un esempio: anche a “Di Martedì”, qualcuno si permette di offendere pubblicamente in televisione gli Italiani, oltre ad un Avvocato che, a torto o ragione sostiene delle tesi contrarie al volere del governo.

La violenza fisica, ovviamente va condannata sempre e comunque, tuttavia appare evidente che anche la violenza verbale esiste, e dovrebbe essere punita, da qualunque parte arrivi, specialmente quando diventa strumento di incitamento.

Ma così non sembra proprio essere.

Le parole proferite dall’illustre personaggio offendono milioni di Italiani, i quali devono essere considerati tutti idioti? Non è forse una istigazione alla violenza?

Forse, se non si registrano le violenze e non si hanno reazioni, cosa che qualcuno sembrerebbe suscitare, è dovuto al fatto che i milioni di persone che ricevono tali offese, non sono violente.

Immaginano costoro  i milioni di cittadini, tra cui, donne, bambini, ed anziani, che dissentono da inique norme che fanno uso della violenza?

Forse c’è chi vorrebbe tutto questo, ma per fortuna non avviene.

Provocazioni oltraggiose e gratuite verso i cittadini quindi, cui qualcuno dovrebbe intervenire, per fermare questo continuo oltraggio.

Forse sarebbe molto più proficuo assistere a dei confronti dove ciascuno possa proporre e discutere le proprie tesi con fatti, dati, simili, e competenze in numero equo, e non con lo sbilanciamento fazioso e di parte.

Non nascondiamo che esistano anche dalla parte inversa, aggressioni verbali che suscitano criticità, come chi minaccia personaggi delle istituzioni, magari con frasi “ti verremo a prendere”, lasciando intravedere scenari di un tempo…

Affermazioni che vanno stigmatizzate e condannare allo stesso modo, chiunque le proferisca.

Probabilmente prima o poi la giustizia farà il suo corso, senza minacce o proclami.

Sarà lei quindi a decidere il da farsi.

Noi, non possiamo che registrare, nostro malgrado, un grande incremento della violenza, che attualmente, per fortuna, si limita al verbale.

Ma fino a quando?

Ettore Lembo

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