METTERNICH STA AL THE ECONOMIST COME COSSIGA STA A DRAGHI …

Auguroni“, scrive The Economist, appositamente in italiano, ricordando che il riconoscimento non è destinato al Paese più grande, il più ricco o il più felice ma “a quello che, secondo noi, è migliorato di più“.

E’ indubbio che queste parole potrebbero far gioire gli italiani, se non fosse per la domanda che tutti si fanno: Ma quale percezione ha l’Economist dell’Italia?  

Forse quella narrata da una politica completamente lontana dalla popolazione che vive nella sua  quotidianità tutte le difficolta gravissime che stanno mettendo in ginocchio la salute, la giustizia, l’occupazione, e la dignità?

Ecco che le parole di Klemens Wenzel Nepomuk Lothar, principe di Metternich-Winneburg zu Beilstein,  proferite il 2 Agosto 1847, in una nota inviata al Conte Dietrichstein, ci tornano incredibilmente alla mente: “ la parola Italia è una espressione geografica, una qualificazione che riguarda la lingua, ma che non ha il valore politico”.

Non a caso, The Economist scrive, enfatizzando il ruolo del premier Draghi, che gli “italiani, a causa di governi deboli, erano più poveri nel 2019 … eppure, quest’anno, L’Italia è cambiata”,

Chissà cosa direbbe mai il Presidente Emerito Francesco Cossiga se fosse ancora vivo.

Ricordiamo, infatti, il video diventato ormai virale dell’ex Presidente della Repubblica nel quale Cossiga definisce il Premier Mario Draghi: “Un vile affarista, liquidatore dell’industria pubblica italiana”.

Oltre al “Picconatore” a non essere favorevole all’attuale Premier sembra essere anche un importante giurista, magistrato e accademico italiano, che ha ricoperto l’incarico di giudice costituzionale, il Prof. Paolo Maddalena.

Chiare e nette, infatti, sono le esternazioni di quest’ultimo che circolano sul web.

Forse bisogna riflettere un po’di più, visto che il popolo e gli intellettuali concordano.

A meno che gli inglesi siano ciechi, è impossibile credere che la fortissima divisione che oggi sta lacerando il nostro Paese sia il miglioramento tanto osannato da “The Economist”.

Al contrario, tale situazione, altro non è che l’espressione plastica di quella frase pronunciata dal Metternich nel 1847, cento anni prima del trattato di Parigi del 1947, dove l’Italia e gli Italiani furono considerati, nuovamente, come una mera espressione geografica.

Ettore Lembo

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