L’ORTIS ONORA I CADUTI AMERICANI DELL’EPIFANIA DI UN ANNO FA A CAPITOL HILL. PATRIOTI INERMI MA NON SOTTOMESSI.

Ashli Babbit: 35 anni, da Huntington (Maryland). Veterana dell’Aeronautica.

Benjamin Phillips: 50 anni, da Ringtown (Pennsylvania). Programmatore informatico.

Roseanne Boyland: 34 anni, dalla Georgia.

Kevin Greeson: 55 anni, da Athens (Alabama). Militante della tutela del diritto all’autodifesa armata.

Queste le vittime dell’Epifania 2021 insanguinata di Washington, quando una massa di cittadini americani sostenitori del Presidente uscente Donald J. Trump, certo tumultuosa, certo obiettivamente facinorosa e arrabbiata per l’esito di discusse votazioni, certo “maleducata”, ma pacifica nella sostanza perché le uniche armi brandite furono quelle della polizia, fece irruzione nel cosiddetto tempio della democrazia che sarebbe il Congresso degli USA sulla collina del Campidoglio (di Washington, ovviamente).

Per il Phillips e il Greeson oltre che per la Boyland le autorità di polizia e giudiziarie hanno sostenuto che furono vittima, rispettivamente, di infarto, di ictus, e del calpestio generato dal tumulto. Francamente, questa tesi mi ricorda vagamente la proverbiale “morte di freddo” di Nostro Signore sulla Croce (forse riflesso dei tentativi di minimizzazione pagana della Crocifissione).

Nei mesi scorsi, per inguaiare ulteriormente Trump, hanno anche caricato sulla sua coscienza presunti suicidi di poliziotti che sarebbero rimasti traumatizzati dall’ “essere stati lasciati soli a fronteggiare una folla inferocita mai vista”. Perché se il tycoon è sopravvissuto a due messe in stato di accusa (record storico per un presidente USA), c’è un ordinario procedimento penale in corso per istigazione alla sovversione.

Dove però, proprio non hanno potuto metterci una pezza se non il vergognoso silenzio e oblio di vergognosi media di Sistema, è l’uccisione a sangue freddo da parte di un agente, di Ashly Babbit all’ interno del Congresso stesso. Nessuno ha pagato per questo letale abuso di potere, pochi la ricordano, in fondo anche negli USA, ma noi lo facciamo onorandola assieme agli altri caduti in quella Epifania di sangue. Un sangue sparso ad opera non dei patrioti americani.    

A. Martino

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