SEMBRA CHE LA GIORNALISTA TELEVISIVA DEL CLAMOROSO SHOW ANTIPUTINIANO NON SIA UNA IDEALISTA, MA UNA SPIA AL SOLDO DI SUA MAESTA’ BRITANNICA

Marina Ovsyannikova, la ormai mondialmente nota giornalista della televisione di stato russa col cartello disfattista di cui ovviamente parlammo, è decisamente nei guai. Ora. Non prima.

E, poveraccia, sta malauguratamente recitando la parte della topolina (non mi permetto grevi e vigliacchi giochi di parole tra modo di dire del gatto giocante col topo e il suo gentil sesso) con cui il gatto sadicamente gioca.

E sì, perché dopo un suo breve arresto, sebbene dopo un lunghissimo interrogatorio, pareva che, incredibilmente, se la fosse cavata con una multa davvero irrisoria per “teppismo” (concetto penalistico russo che copre in pratica diverse fattispecie, dal vandalismo al vilipendio meno grave). Anche perché di questi tempi, sul mercato valutario, il rublo vale ben poco. Radiosi ad uso del main stream mondiale lei e il suo avvocato (avete visto, che anche in Russia ci si può far difendere da un avvocato?).

Ma oggi, sul suo collo è caduta una bruttissima tegola: il suo capo lavorativo Kirill Kleymenov (il direttore del fatale telegiornale) ha scagliato un’accusa dalle conseguenze serissime specie in Russia se non altro perché, in sostanza, è un paese in guerra e sotto assedio globale. Marina sarebbe una spia britannica, anzi secondo costui “le prove sono inconfutabili”. L’accusa è inoltre infamante secondo gran parte dei russi, che magari possono anche, alcuni di loro, apprezzare il coraggio di un genuino dissenso ma non quello del tradimento venduto e comprato.

Credo proprio che la voglia di farsi vanitosi selfies le sia passata. D’altronde, già qualche giorno fa lessi che avrebbe confidato che i i familiari le rimproveravano di aver loro “rovinato la vita”.

Kleymenov l’ ha equiparata al Giuda dei famigerati trenta denari, ironizzando anche sulla valenza del suo gesto. Il discepolo traditore di Nostro Signore è stato sempre additato come traditore, nessuno ha mai provato a farne un idealista. Ebbene, a margine della vicenda, vi è da aggiungere che l’ortodosso (o forse ateo) Kleymenov probabilmente ignora che nel mondo occidentale e segnatamente in quanto della sua spiritualità sopravvive, vi è stato un certo sdoganamento della figura del Grande Traditore: segno dei tempi…

Londra smentisce gridando alla solita controinformazione russa: ma certo, se qualcuno ha fatto la spia o l’agente destabilizzatore per te lo ammetti subito, vero?  

A. Martino

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