L’UCRAINA CHE CERCANO DI NASCONDERE. LA PROFUGA CON DECINE DI MILIONI DI DOLLARI NELLE VALIGIE.

 La “lotta al contante” non sembra, comprensibilmente, essere tra le attuali priorità per il regime di Kiev. Infatti, qualche giorno fa alla frontiera ungherese è stata bloccata la modella ucraina Anastasia Kotvitska moglie dell’ex parlamentare Igor Kovitsky, che soprattutto è considerato l’ “oligarca” ucraino dell’uranio e che controllerrebbe attraverso uomini di fiducia, anche il nucleare di Kiev. L’avvenente signora (in avanzata gravidanza) si era presentata al confine con lo stato danubiano come profuga con sua madre, ma pure con alcune guardie del corpo.

Alle guardie di frontiera ungheresi, però, forse inizialmente attratte da questa comitiva su un van di fabbricazione tedesca certo diversa dai classici disperati in fuga dalla guerra, non sono sfuggite sei grosse valigie, probabilmente di quelle del tipo per i viaggi aerei. Fattane richiesta di aperura, gli increduli militari si sono trovati di fronte alla bellezza di 28,8 milioni di dollari e 1,3 milioni di euro in esse stipati in mazzette.

La signora Kovitska si sarebbe giustificata adducendo il fatto che le servivano fondi per “partorire all’estero”. Il potente marito ha prontamente assicurato che tutti i suoi soldi sono presso banche ucraine; evidentemente, questi erano risparmi personali di sua moglie?

Non so se ciò abbia portato a un procedimento penale, e neanche quale sia la magistratura di competenza.

Vorrei però far notare che, a quanto pare, nonostante la vulgata atlantista del popolo eroico e compatto nella resistenza contro l’invasore, una certa inquietudine e tendenza ad abbandonare la nave che naviga in acque certo agitatissime, vi sia da parte anche degli oligarchi ucraini; non solo, evidentemente, da parte dei biechi ricconi russi d’altronde definiti “traditori” da Vladimir Putin. E che in questi tragici frangenti, i flussi umani da esodo biblico sono una ottima occasione per mimetizzare malaffare e situazioni a dir poco dubbie.

A. Martino

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