“Z” …

Durante la sua vita Padre Pio non smise mai di mettere in guardia gli uomini dalla nocività del mezzo televisivo poiché riteneva la T.V. come un potente strumento nelle mani del demonio.

Quando sentii queste cose per la prima volta rimasi alquanto perplesso poiché il Santo di Pietralcina morì nel 1968. E se andiamo a visionare i palinsesti della TV italiana mandati in onda dal 1968 in giù non par di riscontrare alcunchè di minimamente satanico. Poi si sa che dopo il “Maggio francese”, sempre nel ’68, c’è stata una rivoluzione dei costumi e del linguaggio sempre più disinibita che ci ha portato ai giorni nostri dove se non parli in modo triviale e non ti spogli non sei nessuno. Ma a guardare i programmi TV messi in onda oggigiorno si può dire che siano volgari, nauseanti, stupidi e irritanti ma, onestamente, non riesco a scorgerci nulla di luciferino. E quindi dove risiede il tratto demoniaco percepito da Padre Pio?

Prima di tutto una premessa. Al contrario degli uomini che fanno a gara per emergere e per mettersi in mostra l’obbiettivo del demonio è quello di passare inosservato, di non farsi notare. E anzi il più grande successo per lui sarebbe quello di far credere agli uomini di non esistere affatto! Come si cerca di divulgare in questo pontificato…

Quindi spesso ci si trova in contesti dove il Male la fa da padrone ma pochissimi se ne rendono conto. E se aggiungiamo il fatto che uno degli svariati epiteti conferiti a Satana è “Grande Menzognero” si può capire benissimo di come un mezzo potente e invasivo come la T.V. possa effettivamente diventare un’arma micidiale per chi la utilizza e per chi la subisce. Chiaramente oltre la TV possiamo annoverare i mass media al completo: radio,stampa,internet,cinema…E anzi quest’ultimo è stato l’antesignano di tutte le armi di “distrazione di massa” così diffusamente utilizzate oggi.

Basti ricordare di come il mezzo cinematografico fu utilizzato massicciamente, per fini propagandistici, dalle nazioni belligeranti durante il secondo conflitto mondiale. Prendiamo per esempio Hollywood negli USA o i cinegiornali dell’ Istituto Luce in Italia oppure il film “Il Trionfo Della Volontà” della regista tedesca Leni Riefenstahl, nel periodo nazista. E anzi a proposito della Germania hitleriana non dimentichiamoci che esisteva un ministero apposito, il ministero della propaganda, guidato da Joseph Goebbels, un vero e proprio pifferaio magico. Un ammaliatore di masse di cui i media mainstream odierni ne sono il prodotto più sofisticato. Talmente sofisticato da essere riuscito a resettare e riprogrammare milioni e milioni di menti umane. Come una lavagna su cui ci si può scrivere, cancellare e riscrivere all’infinito. E tutto ciò può essere possibile solo creando ad arte e instillando nelle anime degli uomini paure irrazionali e terrore. Va da sé che chiunque si sia “bevuto” la cosiddetta pandemia è capace di bersi l’inverosimile senza fiatare. E la prova inconfutabile di quanto appena asserito risiede nel fatto che la narrazione pandemica si è trasfigurata all’istante in narrazione bellica con lo stesso preciso cliché. Ovvero pensiero unico blindato e indiscutibile, seppur assurdo, diffuso massivamente dai media mainstream h 24 e veicolato da sedicenti “esperti” accreditati dal potente di turno. Inutile dire che chiunque si discosti anche minimamente dalla narrazione ufficiale venga di volta in volta accusato di essere negazionista, complottista, terrapiattista e di conseguenza meritevole di morte, se non fisica almeno mediatica o sociale. Dividendo, as usual, la popolazione in due caste ben distinte. Buoni e cattivi, stirpe eletta e paria. 

Entrando nel dettaglio vediamo come la potenza di fuoco mediatica abbia letteralmente privato milioni di uomini della capacità di ragionamento. Un esempio su tutti la famigerata e vituperata lettera “Z”. Cosa ha fatto di male questa povera lettera che, oltre ad essere l’ultima dell’alfabeto, viene messa all’indice dal mondo intero alla stregua di un pericoloso criminale? 

La prima colpa della Z è quella di comparire bene in vista dipinta su tutti i mezzi militari russi (a parte i mezzi ceceni che sfoggiano una “V”). Il motivo di ciò è principalmente pratico. Cioè evitare che un mezzo militare russo possa essere confuso con uno delle forze armate ucraine. Ma perché proprio la Z? Prima di tutto bisogna sapere che questa lettera non esiste nell’alfabeto cirillico ma è un simbolo che rimanda alle antiche tradizioni cristiane slave. La parte superiore della Z rappresenta Dio e di conseguenza il Paradiso. La parte inferiore rappresenta Gesù Cristo, il Verbo che si è incarnato sulla Terra. Mentre la diagonale rappresenta lo Spirito Santo che unisce il Padre al Figlio creando un baluardo inespugnabile contro le forze del Male. C’è inoltre un’altra immagine che sta circolando molto e che rappresenta una Z costituita da un nastro di colore arancione e nero. E questo nastro richiama il “nastro di San Giorgio”, ovvero il simbolo della vittoria della Russia sul nazismo durante il secondo conflitto mondiale.

Vediamo perciò come questa “benedetta” Z (è proprio il caso di dirlo!) rappresenti a tutti gli effetti un simbolo di lotta contro l’oppressione del Male tout court, sia che esso provenga da forze terrene che da forze ultraterrene. Un simbolo di speranza, quindi. Capita però che il Grande Menzognero di cui sopra, ispiratore e mandante della (dis)informazione globale, sia riuscito a trasformare un simbolo di speranza e di fortezza in un simbolo che evochi oppressione e soprusi agli occhi di milioni di uomini sotto ipnosi mediatica. Di contro la svastica, che per quasi un secolo è stata additata unanimamente come icona del Male assoluto, diventa improvvisamente simbolo di libertà e resistenza poiché buona parte della popolazione ucraina e del suo esercito è infarcita di nazisti conclamati. Ma ciò che lascia interdetti è il fatto che tutti quegli “antifà” che vedevano nazisti ovunque e che volevano chiudere Casapound e Forza Nuova a prescindere, non rimangono minimamente turbati dal fatto che in Ucraina possano circolare e dettare legge centinaia di migliaia di nostalgici hitleriani armati di tutto punto. E il culmine di tale dissonanza cognitiva consiste nel fatto che i sopramenzionati “antifà” pretendano che la lettera “Z” sia dichiarata fuorilegge! Mentre molte persone “autorevoli”, tra le quali tantissimi ebrei, per giustificare il famigerato battaglione Azov funzionale alla NATO, hanno tirato fuori la stramba teoria per cui possano esistere nazisti buoni e nazisti cattivi. Come dire che ci possa essere una distinzione tra serial killer cattivi e altri serial killer che comunque hanno fatto “una ragazzata”. 

Ma l’apogeo di tale delirio è stato raggiunto dalla compagnia assicurativa Zurich che ha tolto la “Z” dal proprio logo in spregio alla Russia! Siamo quindi alle prese con un vero e proprio sonno della ragione.

Non resta perciò che augurare a tutti la buonanotte.

 Zzzzzzzz… 

Alessio Paolo Morrone

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