IL REGGIMENTO IMMORALE

Una doverosa premessa. Chi scrive è sempre stato un anticomunista viscerale. Anzi per dirla tutta in gioventù fui anche sedotto da certi simboli e da certi personaggi che attualmente vanno per la maggiore tra le fila del famigerato battaglione “Azov”.

Poi, si sa, col tempo si matura, o almeno si dovrebbe maturare, e quindi l’irruenza giovanile lascia il posto ad un’età per cui il mondo si rivela più complesso di come lo vorremmo. Nel senso che non esiste un mondo tutto bianco o tutto nero. Oppure un mondo nettamente diviso tra uomini totalmente buoni e uomini totalmente cattivi. Queste dinamiche esistono solo a Hollywood, come abbiamo avuto modo di sperimentare. E ve ne parlo con cognizione di causa poiché il sottoscritto è uno di quei tanti che nel corso dei decenni hanno creduto ciecamente e acriticamente allo storytelling veicolato dagli USA a partire da Pearl Harbor per arrivare al crollo delle Twin Towers l’undici Settembre 2001. 

Fino al 2014 sono stato un atlantista duro e puro e un americanista talmente convinto che “Giorgia Meloni spostati!” poi, in seguito ad una serie di svariate esperienze che non sto qui ad elencare, ho intrapreso un cammino che mi ha riavvicinato alla fede cattolica, permettendomi di intraprendere un lento e tortuoso cammino di conversione. E durante questo cammino svariate scaglie mi sono cadute dagli occhi, parafrasando S.Paolo in seguito all’ “accecamento” subito sulla via di Damasco. Queste scaglie che mi impedivano di percepire il mondo come esso è realmente erano costituite da ideologie, conformismo e preconcetti mentali. In poche parole ho iniziato a percepire la realtà circostante con occhi diversi, utilizzando come principale strumento di discernimento l’intelletto che il Signore ci ha donato. Ed è proprio grazie alle facoltà intellettive e all’uso della logica e del buonsenso che il sottoscritto ha fiutato quasi subito puzza di imbroglio riguardo la cosiddetta “pandemia” e tutto quello che ne è derivato. Vaccini inclusi.

Ho semplicemente capito che 2+2 fa sempre 4 a prescindere. Anche se tutte le TV del mondo all’unisono dicessero che 2+2 fa 5. Quindi in virtù di ciò, quando iniziarono le ostilità in Ucraina, mi trovai preparato e perfettamente impermeabile alla pioggia incessante di menzogne che i media mainstream ci stanno rovesciando addosso da ormai quattro mesi. E questa sorta di “impermeabilizzazione” mi ha permesso di guardare il conflitto tra Russia e Ucraina con sguardo neutrale. Scevro da qualsiasi preconcetto ideologico,portandomi clamorosamente a trovarmi d’accordo con persone che fino a poco tempo fa vedevo come la lebbra. 

Infatti è da un po di tempo che tra amici con cui in passato abbiamo condiviso la stessa weltanschauung, la stessa visione del mondo, ci ritroviamo sempre più spesso a dire “Chi l’avrebbe mai detto?” quando si tratta di commentare fatti di attualità. Nel senso che più di una volta ci siamo ritrovati a condividere perfettamente il pensiero di politici e intellettuali dichiaratamente comunisti, o più in generale di sinistra, che mai ci saremmo immaginati di supportare. Sto parlando di gente come Marco Rizzo, Michele Santoro, Marco Travaglio, Vauro, Carlo Freccero e, last but not least, Il compianto Giulietto Chiesa. Tutti costoro hanno espresso pareri sensati e condivisibilissimi non solo riguardo il conflitto in corso ma anche riguardo la cosiddetta emergenza socio sanitaria. Ciò dimostra che la Verità è una, trasversale e non ha colorazioni politiche. 

Inoltre è importante sapere che chi scrive ha sempre nutrito una profonda repulsione nei confronti della falce e martello, della stella rossa e di tutta la simbologia legata all’Unione Sovietica. Ebbene non posso negare di esser stato profondamente colpito nel visionare la parata del cosiddetto Reggimento Immortale tenutasi a Mosca il 9 Maggio. Per chi non lo sapesse il Reggimento Immortale è composto da figli, nipoti e bis nipoti di uomini e donne che parteciparono al secondo conflitto mondiale e di cui i posteri ne ricordano la memoria esibendo i loro ritratti nel corso di una commovente sfilata. Va da sé che in tale sfilata lo sventolio di bandiere rosse sia d’obbligo. Ma ritengo che in tale contesto il simbolo della falce e martello perda il suo significato politico e ideologico per diventare un simbolo quasi “mistico” poiché , piaccia o no, rappresenta la sconfitta del nazismo. 

Infatti noi italiani, vivendo in una colonia a stelle e strisce, non riusciamo a comprendere bene il fatto non trascurabile che l’Unione Sovietica, e quindi contestualmente la Russia, ha fisicamente vinto il secondo conflitto mondiale, non solo respingendo le truppe naziste dal proprio territorio ma addirittura andandole a stanare e sconfiggere in casa loro! E tutto ciò al prezzo di almeno 27 milioni di vite umane. Potete immaginare, quindi, quanto possa essere cospicuo il Reggimento Immortale. Perché alla fine le ideologie passano, i regimi passano ma gli eroi restano. 

Invece da noi in Italia, il 25 Aprile, si mette in scena da quasi 80 anni un ridicolo e grottesco teatrino che viene spacciato come l’anniversario di una vittoria mentre non solo è il ricordo di una sconfitta ma è anche il memoriale di quando gli italiani cessarono di subire il giogo dei tedeschi per poi diventare i lustrascarpe degli americani. 

E se fino a qualche decennio fa la nazione italiana poteva fare affidamento su qualche grande statista o su qualche onorevole degno di tale nome oggigiorno la politica nazionale è composta da un “reggimento” di scappati di casa ignoranti, bugiardi, vigliacchi, traditori, ladri, debosciati e pervertiti. Personaggi per cui basterebbe togliere una consonante per fargli il ritratto o, più propriamente, una foto segnaletica: Il reggimento immorale. 

P.S.:Confermo che il sottoscritto continua a rimanere strenuamente anticomunista a prescindere.

Alessio Paolo Morrone

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *