L’AYATOLLAH ALI’ KHAMENEI: “I DRONI KAMIKAZE FANNO ONORE ALL’IRAN”.

Si chiama Shahed-136 il drone che sta portando molti grattacapo, e innanzittutto lutti e danni (soprattutto a infrastrutture strategico-energetiche) in Ucraina. E’ stato acquistato la scorsa estate in Iran da parte dei russi. Strutturalmente e apparentemente, sembra il solito drone militare, ma tre caratteristiche appaiono molto vantaggiose agli utilizzatori: il volo a bassa anzi bassissima quota che lo rende non tracciabile dai radar, il “girovagare” attorno all’obiettivo finché non lo metta ottimamente a fuoco, e il non sganciare proiettili letali dato che esso stesso lo è. E’ infatti “kamikaze”, una volta “deciso” di attaccare si schianta contro il malcapitato bersaglio.

Non è però chissà che arma imbattibile: proprio il suo operare a quote visibilissime ad occhio, lo rendono vulnerabile a una contraerea molto vigile otticamente, e persino ad armi non esattamente da guerra come le pistole della polizia (il che infatti accade).

Sta di fatto che danni ne ha fatti e ne sta facendo, tanti: e che NATO e dintorni stanno annotando questo ulteriore sfregio dell’ Iran alle direttive occidentali (vedi l’articolo MA QUALE RIVOLTA DELLE DONNE CONTRO IL VELO IMPOSTO, QUALI “IRANIANI CHE SI BATTONO PER LA LIBERTÀ”. I SOLITI NOTI STANNO DESTABILIZZANDO L’IRAN, PER FARGLI PAGARE LA FEDELE ALLEANZA CON LA RUSSIA. del 6 ottobre).

Nonostante le diplomatiche smentite del governo, e anche del ministro degli Esteri di Teheran, è stata la stessa Guida suprema della Rivoluzione islamica, Ayatollah Alì Khamenei, a rivendicare su Twitter con orgoglio e atteggiamento di sfida, la paternità iraniana del temibile ordigno.

Pochi anni fa, quando immagini di missili avanzati e droni furono pubblicate, dicevano che erano modificate con photoshop. Ora dicono che i droni iraniani sono pericolosi e chiedono perché li vendiamo a questo o a quello. Queste imprese sono state compiute dalle élite iraniane, portano onore al nostro Paese”.

Queste parole, che certo rivelano una particolare e bellicosa concezione dell’onore del proprio Paese, sono state ritenute dalla stampa main stream “deliranti”, “agghiaccianti”, etc.

Certo, è significativo che in anni di sanzioni e isolamento specie nel campo tecnologico-militare, la Repubblica islamica abbia potuto realizzare un prodotto tanto letale e sofisticato. E a proposito dell’orrore delle anime pure e miti, come mai allora ci inorgogliamo per la leadership di Leonardo (ex Finmeccanica) nel famoso “aerospaziale” che poi altro non è, in buona parte, se non commercio di armi massimamente micidiali e sofisticate?

A. Martino  

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