VOLETE UNA “PROFEZIA”? BENE: ENTRO IL 2040 DIMENTICATE BISTECCHE O UNA PIZZA AL POMODORO. L’UNIONE EUROPEA VI FARA’ MANGIARE SOLO SCARAFAGGI O CAVALLETTE E INSETTI VARI.

Se nel 1973 Alberto Sordi regista, sceneggiatore e protagonista assieme a Monica Vitti dispensò agli italiani il capolavoro di Polvere di stelle, oggi l’Eurocrazia ci dispensa una polvere ben meno romantica e struggentemente patetica come i due guitti dall’effimero successo in una povera Italia squassata dalla guerra. Vuole propinarci infatti, udite udite, la polvere di grilli.

E’ ovvio che la magnifica coppia Albertone-Monica è immensamente preferibile, ad esempio, all’ineffabile duo Ursula von Der Leyen-Paolo Gentiloni.

Infatti, quello che io ho l’ardire di chiamare l’Impero del male (l’Unione europea) data la sua intrinseca ed estrinseca distanza da qualunque principio naturale (anche in economia e finanza) comunemente riconosciuto negli ultimi duemilacinquecento anni secondo i postulati della civiltà greco-romana su cui il cristianesimo si innestò, sta imprimendo un’accelerazione alla riforma transumanistica della nostra alimentazione. E non mi riferirò alla sua lotta contro tutto quanto di tipico della dieta mediterranea grazie al subdolo meccanismo del “semaforo degli alimenti”, o contro qualunque bevanda alcolica le cui capacità inebrianti e valenze simbolico-religiose anche precristiane (e certo potenzialmente insidiose, non lo nascondo) sono culturalmente e antropologicamente estranee al disegno di un mondo di zombies programmati cui vogliono ridurci.

Ma a quanto avevo accennato già anni fa, e che ora, dopo la pubblicazione del Regolamento di esecuzione del 3 gennaio 2023, è una abominevole realtà: vogliono che ci nutriamo di insetti. Dopo le tarme essiccate della farina, e le locuste migratorie, i grilli domestici (ce ne sono pure di “selvatici”?) in polvere parzialmente sgrassata, congelata ed essiccata sono ufficialmente commerciabili e consumabili. Che schifo.

Sono facilmente prevedibili le mosse successive: prima una martellante campagna dei media main stream sulla “alimentazione sostenibile” finalmente a portata di mano. Sarà un capolavoro, i classici due piccioni con una fava, il trionfo di ambientalismo da cambiamento climatico e da animalismo. Basta con l’impatto di coltivazioni, allevamenti, prelievi ittici dal mare (relativamente ad acqua, mangimi, carburante, persino flatulenze dei bovini etc.). Per non parlare poi dei cibi “sintetici” carne compresa (in Danimarca mi pare, vi è già uno stabilimento di carne sintetica) per chi di scarafaggi o zecche cavalline proprio non voglia sentir parlare. Infine, norme che progressivamente, dalle restrizioni al consumo e produzione di “alimenti a impatto ambientale”, arrivino al divieto e sanzione del commercio e consumo, che so, di una bistecca o fettina di vitello. Ci stanno proibendo di usare denaro contante come meglio pare o di effettuare transazioni anonime quanto innocue, perché non potrebbero fare anche questo?

I diritti, la costituzione? Ma per favore, chi volete che si opponga alla dieta della cavalletta? Cinque o sei magistrati coraggiosi e resi giuridicamente inoffensivi? Ma non avete visto, come è finita con le restrizioni per il COVID e la Corte costituzionale? E badate, non mi riferisco esclusivamente all’ Italia o al Vecchio Continente. Questo, per restare in una lettura del futuro realista ma non proprio apocalittica, dato che nel film 2022: I sopravvissuti, si ipotizza anche un riciclo alimentare dei cadaveri, tenuto però segreto dal Potere che ha soggiogato gli USA ormai fantasmi di se stessi. Di esso parlai con un articolo del primo di gennaio 2022.

Ideologia transumanista? Business? Direi entrambi, ma non solo: piuttosto, in genere, Grande Reset. Che le masse abbassino la testa anche alle loro tavole e mense, cibandosi di alimenti loro concessi e ritenuti sufficienti alla loro sopravvivenza. Penso a un personaggio secondario del romanzo Dracula di Bram Stoker, che si nutriva di mosche: Renfield, ospite del manicomio del dottor Seward. La realtà potrebbe superare l’immaginazione letteraria, e soprattutto essere su scala massiva.

Ovviamente, l’establishment e il vippame continueranno a nutrirsi come Dio come nella Genesi comandò: dei modi si troveranno (certificati medici, deroghe per personale militare e forze di sicurezza, esigenze istituzionali o chissà che). D’altronde già adesso angus o scottona, o lontano da essi anni luce il siderale manzo di Kobe, già rappresentano un cibo distantissimo dal volgo profano. Che dovrà scordarsi anche il bel pollo ruspante di cui si contentavano i suoi avi, che vitelli o manzi li allevavano per venderli ai signori. 

Next generation’s food.

A. Martino

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