ENNESIMO ATTACCO ISRAELIANO ALLA SIRIA MARTORIATA DAL TERREMOTO: NESSUNA PIETA’ DALLA “MIGLIORE DEMOCRAZIA DEL MEDIO ORIENTE”

Senza vergogna e senza pietà. Lo dico pur e ben sapendo che in geopolitica e in guerra, è patetico pensare che queste categorie umane esistano.

E’ anche vero, però, che da parte della “maggiore democrazia del Medio Oriente” ci si potrebbe aspettare qualcosa di più etico, o no? E’ anche vero, però, che da parte di chi è ritenuto parte integrante dell’ “Occidente liberale e democratico” cui sono tanto cari i “diritti”, ci si potrebbe aspettare almeno il rispetto, per dieci o quindici giorni, del diritto di piangere i morti in un catastrofico terremoto , o no?

Domande retoriche e illusioni nascenti da propaganda alla Benigni, sicuramente: in un contesto informativo per cui, se un tizio si piazza (sempre eroicamente solo perché lo fa, beninteso) dinanzi a un carro armato russo in Ucraina, è appunto un eroe o aspirante martire; ma se un altro lo fa dinanzi a un panzer con la Stella di David, è di sicuro un terrorista.

Come altrimenti inquadrare l’attacco dell’aviazione israeliana di oggi 19 febbraio contro il centro di Damasco, antica capitale della martoriata Siria? Le forze israeliane hanno fatto sapere che si tratterebbe di un deposito di armi della milizia filoiraniana Hezbollah; comunque sia, per l’esercito siriano vi sono cinque vittime civili.

Vedo ciò in connessione tanto al più deciso appoggio di Israele all’ Ucraina (la Russia è il principale protettore della Siria di Assad junior), quanto al gravissimo attacco dell’ ISIS nella zona di Palmira con, sembra, ben sessanta vittime.

Tagliagole islamisti fanatici, perfidia turca dietro le quinte, spietatezza di Gerusalemme, astronomica ipocrisia euroatlantista. Tutti insieme appassionatamente. Dio aiuti la Siria.

A. Martino  

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