DECISIONE EPOCALE DEI VESCOVI CATTOLICI TEDESCHI: BENEDIZIONE PER TUTTE LE UNIONI, OMOSESSUALI E DIVORZIATI COMPRESI

Il 10 marzo 2023 è una data storica per la Chiesa postcattolica, e non solo certo per quella tedesca. A meno che non si ritenga che questa sia ormai scismatica, “più francescana di Francesco”.

Il sinodo dei vescovi tedeschi ha approvato un documento intitolato “Benedizioni a coppie che si amano”, compresi divorziati e omosessuali. Hanno votato a favore trentotto presuli, undici si sono astenuti, nove hanno votato contro.

Non è però affatto detto che chi ha votato contro, lo abbia fatto perché legato ai valori della Tradizione cattolica e naturali.  Il vescovo di Regensburg detta in Italia Ratisbona ha votato contro, ma solo perché “non sicuro” che una benedizione sia un modo per “rispettare gli omosessuali”. Forse, un po’ ambiguamente, si è espresso a favore di un vero e proprio matrimonio.

Essendo poco ferrato in teologia (ma forse si tratta solo di espedienti per compiacere il main stream) non ho mai capito la differenza tra una unione “benedetta” e un vero e proprio matrimonio celebrato da un ministro del culto. La stessa cosa non capii quando l’attuale re d’ Inghilterra Carlo III sposò la divorziata Camilla.

Per quanto riguarda la Chiesa postcattolica, un dato è sicuro: i matrimoni “come Dio comanda” sono in spaventoso calo rispetto ai matrimoni civili, e in diverse regioni d’ Italia sono ormai la minoranza. In Germania, poi, la realtà è ancora più drammatica.

La Divina Provvidenza ha voluto risparmiare al compianto Benedetto XVI di apprendere questa novità proveniente dalla sua terra.

A. Martino

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