LA MADRE DI DARIA DUGINA:”MIA FIGLIA, FILOSOFA-GUARDIANA”.

Da www.geopolitika.ru uno straordinario ricordo della mai abbastanza compianta Daria Dugina da parte di sua madre.

Aiuta a capire la tempra della parte migliore di un popolo, in cui una madre (parte attiva di una “famiglia di filosofi”) è capace di ricordare con tanto orgoglio e lucidità intellettuale una figlia non solo sua ma della Luce, strappatale dalle Tenebre. E con diverso orgoglio tutto italiano, sono grato che Julius Evola sia nel Pantheon intellettuale di suddetta straordinaria famiglia.  

 Natalia Melentyeva, madre di Daria Platonova Dugina ha così scritto:

Il padre di Daria Dugina ha dedicato la sua serie di opere in 24 volumi, Noomachia, allo studio del Logos delle civiltà, paradigmi della storia umana. E Daria ci è cresciuta, assimilando fin da piccola un gusto per la Tradizione e le ontologie verticali. Daria è nata e cresciuta in una famiglia di filosofi di cui è stata ed è tuttora parte organica e integrante. Lei è un’eterna stella nascente del pensiero russo. A tutte le domande più nitide sollevate dalla modernità tossica e dalla post-modernità del crepuscolo occidentale rispondono i grandi tradizionalisti del XX secolo: René Guénon, Julius Evola, Mircea Eliade, Ernst Jünger, Lucian Blaga, Emile Cioran, Louis Dumont, Georges Dumezil, Alain de Benoit e decine di altri raffinati pensatori.

Vedeva i tradizionalisti come i pionieri della Mente nella storia del XX secolo, che cercavano di comprendere l’affondamento della nave dell’umanità come passaggio dal paradigma spirituale della Tradizione (Antichità, Medioevo e Rinascimento) al paradigma materialistico, individualistico e anti-gerarchico del moderno, e poi al paradigma erodente dell’età moderna che è l’età postmoderna.

Mia figlia, Daria Platonova Dugina, era profondamente interessata a tutti questi argomenti. Ha dedicato loro articoli, rapporti, testi, frammenti della sua tesi incompiuta. In un prossimo futuro spero di pubblicare un libro con i suoi testi filosofici e storico-filosofici (relazioni, articoli, estratti….).

Daria Dugina era all’avanguardia della guerra d’ingegno, sulla ‘frontiera’ intellettuale, come amava dire, nello spazio delle battaglie di paradigmi, idee, civiltà. Era una vera alfiera del fronte intellettuale, una vera ‘filosofa-guardiana’, come Platone chiamava i filosofi, perché custodivano la cosa più alta che l’uomo possiede: la sua dignità intellettuale, il suo diritto alla libertà, al pensiero, alla protezione dei più alti valori umani, all’accesso, salendo la scala della contemplazione dei più alti principi, fino all’intera estensione di ciò che nel platonismo si chiama Verità, Bene, Giustizia, Bellezza, Bontà”.

A. Martino

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *