I RUSSI SONO ORMAI AL CUORE INDUSTRIALE DI BAKHMUT

Pare che a Bakhmut si stia verificando una incredibile ripetizione di quanto accaduto a Mariupol.

Guerra da posizione contendendosi metro dopo metro dai dintorni della città fino al pieno centro; irruzione delle forze russe fino al centro urbano e amministrativo; penetrazione fino a consistenti aree di un grande sito industriale di origine sovietica; lotta feroce e in fondo fuori dai canoni di preparazione accademico-militare, negli enormi sotterranei di esso. E sapete di che sito industriale si tratta? Si tratta dell’ Azom (appartenente al gruppo Vostokmash), che si occupa di metallurgia non ferrosa. E proprio dove ora gli uomini del Wagner si sono fatti fotografare (vedi foto abbinate anche da noi riportate), il 20 dicembre Zelensky decorò diversi militari distintisi nella difesa di Bakhmut. L’abbinamento delle immagini ha un indubbio sapore propagandistico.

Strano: ci avevano dipinto Bakhmut come un paesone che i russi si erano intestarditi a conquistare e gli ucraini a difendere, e ora viene fuori questo distretto industriale di tutto rispetto. Ma d’altronde, si è sempre saputo che il Donbass è il motore industriale dell’ Ucraina.

E’ di oggi un certo allarme sulla stampa di Sistema circa la reale capacità di Kiev di sferrare la famosa offensiva di primavera: scarsità di munizioni pesanti e soprattutto di uomini (si parla di 200.000 caduti russi ma a fronte di 120.000 ucraini anche se questo ultimo dato è non verificabile nemmeno dagli americani. data la tendenza di Kiev a tenere l’apparente contabilità dei caduti russi fino all’ultima recluta unitamente alla reticenza totale sulle proprie perdite).

Altra notizia significativa: drone Usa abbattuto in spazio e acque internazionali del Mar Nero. Secondo gli americani si tratterebbe di una spericolata collisione da parte di un pilota di jet russo, per Mosca i due modernissimi jet Sukoi si sarebbero limitati a tallonare il velivolo senza pilota statunitense infine precipitato per difficili manovre comandate dal pilota remoto.

A. Martino

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