PER IL CARDINALE MUELLER, I VESCOVI TEDESCHI CON LE LORO NUOVE E PARTICOLARI BENEDIZIONI SONO “BLASFEMI”

Come avevo anticipato nel mio articolo dello scorso 10 marzo “ DECISIONE EPOCALE DEI VESCOVI CATTOLICI TEDESCHI: BENEDIZIONE PER TUTTE LE UNIONI, OMOSESSUALI E DIVORZIATI COMPRESI”, tale decisione sta già comprensibilmente causando lacerazioni nella Chiesa (post)cattolica tedesca.

E’ senz’altro rilevante la pronuncia del cardinale tedesco Gerhard Mueller, soprattutto perché l’alto prelato, considerabile un ratzingeriano “di ferro”, dal 2012 al 2017 fu a capo della Congregazione per la dottrina della fede, che per tanto tempo, sotto San Giovanni Paolo II, guidò il cardinale Ratzinger futuro Benedetto XVI. Non confermato da Papa Francesco al termine del quinquennio, il cardinale vive praticamente da pensionato, avendo rifiutato altri incarichi, se non nel 2021, quello più o meno simbolico, di membro del tribunale della Segnatura apostolica.

Müller ha detto, senza tanti sottintesi,  che i vescovi tedeschi andrebbero giudicati e destituiti. Secondo lui, è “molto triste ” che la maggior parte dei vescovi abbia votato contro la Chiesa, le Sacre Scritture e la Tradizione Apostolica perché sotto l’influenza di una ideologia omosex “materialistica e nichilistica“.

Ma più in generale, secondo Müller, è “assolutamente blasfemo benedire forme di vita che, secondo la Bibbia e l’insegnamento della Chiesa, costituiscono peccato, perché tutte le forme di sessualità al di fuori di un matrimonio valido sono peccaminose e non possono essere benedette“.

A. Martino

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