IL “PISELLINO” DEL DAVID DI MICHELANGELO TURBA LE FAMIGLIE AMERICANE PIÙ DELLE ARMI A SCUOLA

La notizia di una Preside americana, Hope Carrasquilla, costretta, dalle famiglie dei propri studenti, alle dimissioni perché colpevole di aver mostrato delle foto riguardanti delle opere d’arte nude del Rinascimento Italiano, ha letteralmente fatto il giro del mondo e la cosa potrebbe anche far sorridere se si trattasse di una “bufala” o, come si dice oggi, una fake news, solo, ahimè, la notizia è super vera.

Il Dirigente in questione è Preside presso una “Middle School” della Florida, ed i presunti studenti traumatizzati sarebbero dei ragazzini di 11 anni d’età ai quali sono stati fatti vedere alcuni dei nostri più famosi capolavori: da “La creazione di Adamo ed Eva” a “La Venere di Botticelli” non trascurando, chiaramente, il noto “David di Michelangelo”.

Ed è stata proprio la statua del Buonarroti, conservata oggi presso la “Galleria dell’Accademia” di Firenze, la vera e propria “pietra dello scandalo” in quanto giudicata da questi genitori “puritani come un’opera “pornografica”.

Ora – premesso che nel sistema scolastico statunitense vi siano delle problematiche ben più pregnanti rispetto a questo bigottismo indotto dal politicamente corretto, prima fra tutte la diffusione delle armi da fuoco, anche tra i minori –  è evidente che questo episodio deve farci riflettere su quanto possa essere nocivo l’interventismo delle famiglie rispetto, sia, ai programmi scolastici, che, all’indirizzo di studi della stessa.

Difatti grazie alla cosiddetta Autonomia Scolastica – introdotta nel nostro Paese con la Legge 59/1997, regolamentata dal DPR 275/1999, al documento “La Buona Scuola, la vera autonomia: valutazione, trasparenza, apertura, burocrazia zero” – questo cancro è stato inoculato anche nel nostro sistema.

Da quel giorno infatti, il nostro sistema scolastico, che era uno dei primi al mondo, è stato portato al livello delle altre “scuolette” su scala globale: la scuola è stata considerata come un’azienda, e come tale deve dimostrare, ogni anno, all’Europa, di ”sfornare” un certo numero di promossi con una certa percentuale di voti elevati; ergo il sistema è stato “dopato” per non perdere iscritti (i vari istituti tra di loro si fanno guerra per avere più iscritti e garantirsi, quindi, più fondi, e ciò necessariamente passa attraverso la promozione assicurata ed una “manica” più larga rispetto al voto in uscita) a scapito della qualità dell’insegnamento.

Tuttavia, da noi, il politicamente corretto ancora ha apportato simile storture, ma nulla osta che, da qui a qualche anno, in un Paese così esterofilo come il nostro, qualche scienziato del ministero non abbia la brillante idea di mettere i mutandoni alle opere d’arte.

Tanto al peggio non c’è mai fine.

Una cosa però è sicura, ed anche questo deve farci riflettere: se talune famiglie americane sono diventate così puerilmente puritane è da addebitare alla Cancel Culture, prima, ed alla ideologia Woke, dopo, che hanno letteralmente esagerato nelle scuole del Nord America dove, ad esempio, bambini che si dichiarano transgender vengono aiutati in questo percorso da insegnanti di vedute democratiche all’insaputa dei genitori degli stessi, oppure dove le figure di personaggi come Cristoforo Colombo vengono completamente ostracizzate.

Insomma, come al solito, “il troppo stroppia”!

Perciò, è bene ricordare che, nonostante noi ci lamentiamo del nostro sistema scolastico, sono solo i cervelli italiani a poter fuggire all’estero perché grandemente apprezzati, gli altri cervelli, compresi quelli degli americani, per le note vicende appena narrate, di certo non potrebbero mai fuggire, anche perché, il mondo, di chi non apprezza il “Rinascimento” non sa veramente cosa farsene!

Lorenzo Valloreja

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