PUPO, COME TRISTEMENTE PREVEDIBILE, NON ANDRÀ PIÙ A MOSCA

Alla fine, ciò che temevamo accadesse ad Enzo Ghinazzi, è accaduto: Pupo, infatti, non andrà più a Mosca il 2 maggio per essere giudice durante la finale del festival musicale “Road to Yalta”.

Una kermesse canora che, per intenderci, per i russi, corrisponde al nostro Festival di Sanremo.

Certamente le polemiche sollevate in questi giorni contro Pupo sono state veramente tante e non ultima quella esternata da un altro grande cantante italiano che, nell’est Europa e particolarmente in Russia, ha trovato letteralmente l’America, Al Bano.

Il cantante di Cellino San Marco, infatti, rispetto alla decisione del collega toscano di andare in Russia per il “Road to Yalta” ha detto: << Che rabbia, nella vita servono principi … In questi anni dalla Russia mi hanno chiamato e io ho declinato sempre gli inviti. Ci tornerò quando ci sarà la pace e canterò per il popolo russo e per quello ucraino >>.

Sono poi piovuti i classici improperi via web da parte dei soliti leoni da tastiera e non ultimo, e questo l’aggiungiamo noi a livello teorico, una qualche pressione non indifferente da parte del Governo Ucraino che, non dimentichiamolo, è ancora editore di un sito chiamato “Il Pacificatore” dove vengono pubblicati in barba ad ogni rispetto per la privacy altrui, informazioni personali (numeri di telefono, indirizzi di residenza, link dei profili social, nomi di eventuali figli e parenti) su coloro che sono considerati “nemici dell’Ucraina“, cioè, russi e non, tra i quali molti italiani, rei di avere, a quanto pare, solo opinioni difformi rispetto alla vulgata ufficiale sulla Guerra in Ucraina.

Tra questi italiani, ad esempio, ci sono personaggi come Silvio Berlusconi …

Quindi, qui in Italia, l’aria deve essere diventata veramente irrespirabile per Enzo Ghinazzi.

A questo va aggiunto un altro piccolo dettaglio: il 13 maggio 2023, in diretta da Londra, si terrà l’Ukraine – Eurovision Song Contest e la propaganda occidentale non potrebbe mai accettare altri manifestazioni similari che mettano in discussione la condanna granitica al Cremlino per la Guerra in Ucraina.

Detto ciò è senza dubbio stigmatizzabile le dichiarazione del signor Carrisi perché, in questo momento storico, un uomo come Al Bano non può nascondersi con la foglia di fico del volemose tutti bene e dei distinguo.

Se un Paese come la Russia, che ha dato tutto a persone come Al Bano e Pupo, chiama, essi non possono che rispondere presente!

Diversamente, come direbbe Peppino De Filippo: << ho detto tutto!>>.

Lorenzo Valloreja   

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