MULTE IN SERIE A E B ALLE SOCIETA’ CALCISTICHE OSPITANTI PERCHE’ QUALCHE TIFOSO NON HA RISPETTATO IL MINUTO DI SILENZIO PER NAPOLITANO

Anche lo sport ormai, conosce il delitto di lesa maestà. Logico corollario di un ambiente dove da tempo, sono vietati e sanzionati i cori e striscioni di sfottò troppo salaci, e i buu di scoraggiamento e deconcentrazione in virtù del colore della pelle.

Infatti, tra sabato e domenica la FIGC aveva ingiunto di osservare prima delle competizioni calcistiche dei campionati delle varie serie, un minuto di silenzio in memoria e omaggio (direi un tantino forzato) dello scomparso ex presidente della repubblica Giorgio Napolitano.

Da qualche parte, qualcuno non ha gradito e ha prodotto fischi, urla, lanciato oggetti.

Quindi Empoli, Fiorentina, Verona, Lazio e Udinese sono state sanzionate dal giudice sportivo con un’ammenda da 5.000 euro per non aver rispettato la disposizione (responsabilità puramente oggettiva, io direi).

Eppure lo stesso “giudice sportivo” (una specie di padreterno del pallone, a quanto pare), ha ammesso che a Milano e Roma, dove sono andate in scena Milan-Verona e Lazio-Monza, il resto del pubblico sugli spalti, rispettivamente a San Siro e all’Olimpico abbia disapprovato. Per lancio di oggetti, invece, sono stati sanzionati il Lecce con una multa da 4.000 euro, e Milan e Salernitana con 1.500 euro a testa.

Anche in serie B, non è ammesso dissentire, e pugno di ferro: multati per 2.000 euro il Catanzaro e il Como.

E’ da sperare che i tifosi reprobi, non subiscano dai famosi “organi competenti” lo zelo dell’individuazione mediante telecamere, riconoscimento facciale, etc. Il reato in questione? Vilipendio? Non del capo dello stato, ma di un ex capo dello stato addirittura trapassato?

E perché no, il Diritto, si sa, è negli ultimi tempi un elastico che si può tirare a piacimento: e se si spezza, ce n’è sempre un altro.

A. Martino

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